logo
    Scuola e Università
    26 Agosto 2021
    Misura necessaria per i dirigenti scolastici cittadini che però hanno riscontrato diverse criticità
    Green pass e scuola: servono indicazioni pratiche
    Controllo quotidiano e sospensione del personale tra i nodi da sciogliere

    CIVITAVECCHIA – Ormai l’obbligatorietà del Green pass per il personale scolastico è cosa fatta ma ci sono ancora dei nodi da sciogliere. I dirigenti scolastici degli istituti cittadini sono concordi nell’affermare che si tratta di una misura necessaria a tutela della collettività ma ci sono delle problematiche legate soprattutto alla messa in atto di controlli e sospensioni. Insomma, servono indicazioni pratiche.

    Sono principalmente tre le criticità riscontrate da Stefania Tinti, dirigente dello Stendhal. Il primo punto è quello della privacy con il garante che non ha dubbi e vieta liste e nominativi dei non vaccinati. “Questo però – ha spiegato Tinti – ci porta al problema di natura pratica, ovvero il dover verificare ogni mattina il green pass. Servirebbe personale appositamente dedicato e sarebbe uno sforzo non indifferente. Inoltre c’è il problema di eventuali sospensioni da servizio e retribuzione, il preside ha l’autorità per farlo? L’ultimo dei nodi più importanti è legato al tampone che ha validità di 48 ore. Devo essere sicura di poter accettare chi si impegna a farlo regolarmente”. In caso di certificazione che attesa l’impossibilità di vaccinarsi per motivi medici sarà la scuola a pagare i test. Sono stati stanziati dei fondi che serviranno a coprire tutte le spese assimilabili al fronte covid.

    Per il dirigente dell’istituto Marconi Nicola Guzzone “basta avere le idee chiare. Quello della privacy è un nodo che il Governo deve sciogliere. Non posso controllare il pass ogni mattina, devo delegare. Stiamo aspettando un disciplinare nella speranza che si tenga conto delle nostre difficoltà”.

    Anche Maria Zeno, dirigente di Galilei e Guglielmotti, ha sottolineato come il Qr code non dia la scadenza del pass e quindi sarà necessario un controllo quotidiano. “Speriamo che diano dei suggerimenti pratici su come muoverci, sicuramente dovremo adeguarci alle norme perché sono a tutela di tutti e credo che nessuno voglia tornare alla situazione di prima tra lockdown e didattica a distanza. Personalmente spero di non essere messa in condizione di dover sospendere qualcuno”.

    Giovannina Corvaia, dirigente del Calamatta, spiega che il 31 ci sarà una call nazionale con il ministro Bianchi in cui, si spera, saranno date indicazioni più precise. “Ad oggi – ha detto – siamo tenuti al controllo giorno per giorno. Per quanto riguarda l’autorità di sospensione la dà il decreto. Non posso far accedere personale senza green pass altrimenti sarei inadempiente in prima persona. C’è qualche difficoltà ma stiamo approntando il tutto, probabilmente faremo una convenzione per i tamponi. Sorge poi qualche dubbio per il trattamento delle quarantene che sono diverse per vaccinati e non vaccinati”.

    In attesa di indicazioni più puntuali le scuole si stanno organizzando con tablet e telefoni in grado di leggere il Qr code che comunque con la lettura non fornisce dati sensibili. Comunque nella Asl Roma 4 e particolarmente a Civitavecchia l’adesione del personale scolastico, soprattutto degli insegnanti, è molto elevata e supera il 90%.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA