CIVITAVECCHIA -“Cingolani è pericoloso, va rimosso immediatamente, è l’uomo sbagliato nel posto sbagliato… di un Governo sbagliato”. Città futura prende posizione in merito alle ultime dichiarazioni del Ministro.
“Al di là delle opinioni sul Governo Draghi, è indubbio che la novità dell’istituzione del Ministero della transizione ecologica era stata salutata come un fatto molto significativo – hanno spiegato dall’associazione – per la prima volta, forse, si prendeva atto che il problema del cambiamento climatico era una priorità anche per l’Italia e la transizione ecologica, a partire da quella energetica, non più rinviabile. Il superamento del tradizionale ministero dell’ambiente era visto come un salto di qualità, perché il nuovo ministero avocava a sé anche la delega all’Energia, da sempre assegnata al Mise, con conseguente potere e discrezionalità di spesa, mai avuti finora. I dubbi, semmai, erano legati fin da subito alla scelta di chi avrebbe guidato questo delicato passaggio, soprattutto in considerazione della posta economica assegnata al nuovo ministro, circa 70 miliardi di euro, il 40% del PNRR. La scelta di un ministro generalmente è politica, a volte si ripiega su un tecnico di comprovato prestigio quando i Governi non hanno sufficiente identità politica. La nomina di Roberto Cingolani viola entrambi i parametri: è solo uno degli uomini di fiducia di Draghi, punto. Uno di quelli che dovranno gestire il gruzzolo messo a disposizione dall’Unione europea. Specchio fedele di un governo tecnocratico espressione dei potentati economici. Fin dalle sue prime dichiarazioni aveva destato perplessità, rivelando candidamente la più assoluta incompetenza nel settore che avrebbe dovuto ricoprire, perplessità accentuate anche in seguito, quando, fra l’altro, ha rispolverato il rilancio del nucleare, bocciato dagli italiani con ben due referendum. Con le sue ultime dichiarazioni – hanno sottolineato da Città futura – ha fugato ogni residuo dubbio: a suo parere per fare la transizione ecologica sono ancora necessarie le fonti fossili, idrogeno blu e gas su tutti e, nel medio termine, il futuro dovrà essere l’energia nucleare di quarta generazione, fonte energetica a bassissimo costo e più sicura di prima perché produrrà meno scorie e meno acqua pesante. È vero, gli sconvolgimenti climatici saranno terribili, fra 60 anni non si potrà più vivere sulle città costiere per l’innalzamento dei mari, ma non è pensabile una svolta green radicale adesso, bisogna dare tempo alle aziende di attrezzarsi, pena il disastro economico. Quindi, il problema sono gli ambientalisti “radical chic”, ideologici e oltranzisti, che ci faranno morire di fame anziché di inquinamento, perché impediscono la vera transizione sostenibile. Come commentare queste deliranti affermazioni? Per l’appunto, evitiamo di farlo”.