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    Cronaca, Energia e ambiente
    7 Settembre 2021
    Ecoitaliasolidale chiede che si accertino le cause
    Moria di pesci nel Tevere: un giallo da risolvere

    FIUMICINO – «Dalla recente moria di pesci sulla costa romana che come Ecoitaliasolidale il 26 agosto abbiamo immediatamente segnalato nel tratto fra Fregene e Maccarese, all’altezza della foce dell’Arrone ed a Fiumicino alla foce del Tevere, ancora ci sono solamente le prime “conclusioni provvisorie” dell’Arpa Lazio, ma non l’individuazione definitiva delle cause».«Più volte, in questi ultimi anni, si sono verificate morie di pesci sia lungo il Tevere che nelle coste romane – dichiarano Piergiorgio Benvenuti e Giuliana Salce, rispettivamente Presidente e Responsabile per il Lazio del Movimento ecologista Ecoitaliasolidale – con i soliti dubbi sulle cause. E’ avvenuto il 4-5 luglio dello scorso anno, come il 30-31 maggio di quest’anno. Le ipotesi sono sempre le stesse, l’inquinamento causato dalle piogge che tramite i canali e fiumi giunge direttamente sino al mare, insieme ai pesci privi di vita, o sversamento di pesticidi ed inquinanti. Altro fattore estremamente negativo non aver immediatamente rimosso i pesci morti che sono rimasti a galleggiare sul Tevere come sulle coste romane, in molti occasioni diventando preda e cibo di topi ed altri animali che popolano le rive». «Certamente fa pensare come tutti gli ultimi eventi sono avvenuti a ridosso di forti piogge, il che potrebbe far evidenziare come la mancanza di manutenzione e di una adeguata pulizia delle strade e dei marciapiedi della Capitale, potrebbe aver determinato un elevato inquinamento dei fiumi e dei canali. Sta di fatto che dopo giorni nessuno ancora ha certezze – proseguono Salce e Benvenuti – sul grado di tossicità e quindi di inquinamento del Tevere e delle coste romane, sulle cause della moria di pesci, oltre ad un intervento di rimozione e di pulizia straordinaria che come è avvenuto nei precedenti episodi si è fatto attendere oltre il tempo massimo. Ribadiamo – concludono gli esponenti di Ecoitaliasolidale – che non è questo il modello di attenzione all’ambiente adeguato per la Capitale».