Offrire ai consumatori informazioni più semplici e smart, migliorando l’efficienza energetica in tutta Europa: con questo obiettivo nel 2021 sono state introdotte le nuove etichette energetiche per gli elettrodomestici. Mentre per lavastoviglie, lavatrici e lavasciuga biancheria, frigoriferi e congelatori, display elettronici e apparecchi per la refrigerazione la nuova etichettatura è entrata in vigore già dal primo marzo, dal primo settembre viene applicata anche alle sorgenti luminose.
A ricordarlo è Selectra, il servizio gratuito che confronta e attiva le tariffe di luce, gas e internet. “L’etichetta energetica è uno strumento fondamentale che può sensibilizzare sui consumi energetici quotidiani: fornendo informazioni su caratteristiche e consumi di energia di ciascun modello in vendita, aiuta infatti i consumatori al momento dell’acquisto nella scelta dell’elettrodomestico o della lampadina più adatta alle proprie esigenze”, dichiara Antoine Arel, co-fondatore di Selectra Italia. Ma come districarsi, per quanto riguarda l’illuminazione in casa, nella scelta delle lampadine, tenendo conto delle nuove etichette? Selectra fa il punto sui cambiamenti principali e spiega ai consumatori come leggerle e come scegliere le lampadine più efficienti, risparmiando in bolletta e rispettando l’ambiente. Addio A+++: la scala della nuova etichetta. Tra le maggiori novità della nuova etichetta c’è il ritorno ad una classificazione più semplice con la scala di 7 classi di efficienza energetica – colorata da verde a rosso – da A (migliore) a G (peggiore). Addio quindi alle classi supplementari caratterizzate dal segno + che rischiavano di creare confusione e minore consapevolezza in fase di acquisto. Previsto inoltre un riscalaggio periodico, ogni circa 10 anni o quando una significativa percentuale di modelli sarà presente nelle due classi di efficienza più elevate. Per quanto riguarda le sorgenti luminose, la nuova etichetta energetica diventa obbligatoria per: sorgenti luminose con o senza unità di alimentazione integrata, direzionali e non direzionali, sorgenti luminose parte di un prodotto contenitore. Dai consumi al QR Code: come leggere le informazioni sull’etichetta delle sorgenti luminose. Oltre a mostrare il nome o il marchio del costruttore e del modello, le nuove etichette delle sorgenti luminose evidenziano il consumo di energia in kWh se accese per 1.000 ore e, riportando le classi di efficienza energetica, indicano a quale di queste appartiene il modello preso in considerazione. Parola d’ordine è inoltre “digitalizzazione”: viene infatti introdotto un QR code che, scansionato tramite la fotocamera dello smartphone, permetterà di conoscere informazioni supplementari sul prodotto presenti nella banca dati europea Eprel (European product registry for energy labelling). Niente lampadine nelle classi energetiche A, B e C. Al momento della prima applicazione della nuova etichetta alle lampadine, le classi A, B e C dovrebbero rimanere vuote: i prodotti verranno infatti inseriti nelle nuove categorie attraverso un processo di “riscalaggio”. L’obiettivo è quello di stimolare l’innovazione tecnologica e lasciare spazio ai nuovi modelli più efficienti che entreranno in futuro nel mercato.