CIVITAVECCHIA – “Sotto la spinta incalzante della società civile e delle forze politiche locali, l’Enel ha creduto, sbagliando, che fosse sufficiente rimodulare il progetto riguardante la realizzazione di una nuova centrale a turbogas a Torrevaldaliga Nord dimezzandone di fatto la potenza, dopo che Tirreno Power aveva invece già completamente rinunciato ad un progetto del tutto analogo per Torrevaldaliga Sud. Non possiamo dirci soddisfatti: realizzare una nuova centrale a fonti fossili, seppure ridimensionata, non consentirebbe quel cambio di rotta tanto auspicato che, usando le parole dell’assessora alla transizione ecologica, Roberta Lombardi, vada nella direzione di un progetto del Distretto 100% Rinnovabili a Civitavecchia”.
Parte da qui Civitavecchia Bene Comune, sotto cui si ritrovano numerose associazioni e diversi movimenti cittadini, per chiedere a Regione e Comune di esprimere contrarierà in merito al nuovo progetto si Tvn.
“Non possiamo apprezzare il mezzo passo indietro da parte di Enel perché pensiamo che in una civiltà al collasso, sull’orlo del baratro di una crisi climatica globale irreversibile, la sola decisione lungimirante sia invece quella di smetterla di realizzare nuovi impianti alimentati a fonti fossili e gestire quelli esistenti fino a quando saranno resi non più necessari dallo sviluppo delle rinnovabili – hanno aggiunto – pertanto chiediamo a gran voce che, non solo i comitati e le associazioni ambientaliste presentino osservazioni contrarie al nuovo progetto, ma soprattutto le istituzioni esprimano, entro la data di scadenza prevista del 3 ottobre, lo stesso parere contrario, adducendo ognuna per quanto di propria competenza motivazioni di carattere sanitario, paesaggistico-ambientale e di strategia energetica. In particolare il Consiglio comunale ha già votato all’unanimità un ordine del giorno in cui si “impegna il sindaco e la giunta ad esprimere in ogni sede netta contrarietà alla costruzione di nuovi impianti alimentati a gas”. Adesso è il momento di agire concretamente e nessuno meglio del Sindaco lo può fare in qualità di massima autorità sanitaria con il supporto dei numerosi studi epidemiologici di ASL e DEP a disposizione. Ancor più la Regione Lazio, che recentemente ha legiferato votando all’unanimità un pacchetto di emendamenti che nega nettamente ogni possibilità di produzione di energia da fonti fossili sull’intero territorio regionale perché incompatibile con il Piano Energetico Regionale. La Regione ha il dovere morale di presentare parere negativo alla centrale a turbogas, ritirando contestualmente l’unico indecoroso parere favorevole regionale depositato agli atti, che porta la firma della ben nota alle cronache Flaminia Tosini. Tanto più che gli emendamenti votati per il No al gas hanno il valore di un atto ostativo dirimente all’autorizzazione di nuove centrali turbogas. Per quanto ci riguarda – hanno concluso – non abbasseremo mai la guardia, i nemici dell’ambiente e del nostro futuro se ne facciano una ragione”.
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