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    Energia e ambiente
    30 Settembre 2021
    Cambiamenti climatici: monitoraggio delle faggete di Bassano e Oriolo, patrimonio mondiale Unesco

    PARCO MARTIGNANO – Un accordo tra Parco Naturale Regionale Bracciano Martignano e Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Obiettivo: favorire la conservazione dell’habitat, valutato l’effetto congiunto dei cambiamenti climatici e dell’abbassamento del livello idrometrico del Lago di Bracciano. È l’accordo siglato dal Parco Naturale Regionale Bracciano- Martignano per monitorare i cambiamenti climatici e i suoi effetti.

    Sulla base dei risultati ottenuti, si potrà poi programmare una gestione originata su nuove proposte di interventi selvicolturali che favoriscano la rinnovazione naturale della faggeta al fine di migliorarne la conservazione.

    Il CREA, principale Ente di ricerca italiano dedicato all’agroalimentare con competenza scientifica nel settore agricolo e forestale, si è impegnato a prelevare campioni legnosi (carote incrementali), procedendo così ad un’analisi dendroclimatica per comprendere l’influenza del clima e le sue variazioni nel corso del tempo sull’accrescimento dei faggi, specie arborea imponente e frondosa della famiglia delle Fagaceae.

    L’Ente Parco, attraverso il coordinamento dell’Ufficio Tecnico con l’ausilio del personale Guardiaparco, provvederà invece ad offrire supporto tecnico, logistico ed operativo per sostenere al meglio l’intera operazione di monitoraggio.

    Per la parte relativa alla conservazione dell’habitat nella correzione di squilibri ambientali, rivoluzione verde e transizione ecologica, l’accordo è in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che vede l’Italia particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici: “Così come hanno ben colto l’Unesco e il Comitato italiano dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura nella ‘green list’ del recente ampliamento delle faggete vetuste, con questo accordo proseguiamo nella nostra politica di tutela e conservazione biologica ed ecologica del nostro lacustre”, affermano Vittorio Lorenzetti e Daniele Badaloni, rispettivamente presidente e direttore dell’Ente di gestione del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano, “insistendo sulla faggeta di Monte Raschio a conferma dell’autenticità del riconoscimento di patrimonio mondiale. La sua conservazione è una priorità di per sperimentare buone pratiche di gestione utili alla tutela degli ambienti naturali”.