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    Cronaca
    1 Ottobre 2021
    Non sono soddisfatti i mercatali dall'incontro con l'amministrazione comunale e chiedono misure urgenti altrimenti sono pronti allo scontro
    Mercato, gli operatori: ”Basta parole, ora fatti concreti”

    CIVITAVECCHIA – I tempi dell’amministrazione e soprattutto le risposte ricevute non convincono gli operatori del mercato che chiedono risposte immediate per una situazione ormai intollerabile. “Basta parole – tuonano i mercatali – ora c’è bisogno di fare qualcosa subito altrimenti saremo di nuovo sotto Palazzo del Pincio per protestare, ma stavolta saremo tutti uniti. Dall’incontro di ieri (mercoledì per chi legge, ndr) non è uscito nulla di concreto. Ci serve qualcosa di urgente. Abbiamo chiesto di aprire il passaggio che collegherebbe il parcheggio della trincea ferroviaria a corso Centocelle perché in questo modo si faciliterebbero gli utenti e si decongestionerebbe il traffico”.

    Il prossimo incontro si terrà tra un mese e mezzo, troppo per gli operatori che si dicono stanchi di attendere. Poi ci sono tutte quelle operazioni di pulizia e decoro dell’area del mercato, anche queste piuttosto urgenti. “Lo stato di degrado – hanno continuato gli operatori – è sotto gli occhi di tutti ed è necessario che i tempi di intervento siano più stretti per venire incontro anche alle nostre esigenze, le difficoltà sono tante e il mercato ormai è quasi vuoto. C’è bisogno di più attenzione da parte dell’amministrazione». C’è poi la richiesta di riunire tutti i mercati, come ad esempio quello di via Nenni. Per ora resta in stand-by il mercato sperimentale Coldiretti a piazza Calamatta ma, anche su questo, gli operatori chiedono fatti e non promesse.

    L’assessore al commercio Emanuela Di Paolo ha commentato: “Le nostre tempistiche sono legate a burocrazia e a carenza di personale, ma non lo abbiamo mai nascosto. Abbiamo accolto diverse richieste che, speriamo, di riuscire a far partire a breve. In primis c’è l’apertura del passaggio su corso Centocelle, poi la pulizia della tensostruttura e, infine, la segnaletica e le insegne”. Da un lato c’è una visione che vede un futuro diverso per Civitavecchia ma dall’altro c’è chi il mercato lo vive tutti i giorni e guarda con concretezza alla quotidianità e ora lancia un ultimatum. La misura è colma.

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