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    Cronaca, Scuola e Università
    15 Ottobre 2021
    I ragazzi degli istituti superiori non ci stanno: ''Non è un capriccio. Abbiamo diritto alla socialità''
    Orario scaglionato, oltre 200 studenti in protesta al Ghetto – VIDEO

    CIVITAVECCHIA – Grande partecipazione alla protesta organizzata dagli studenti a piazza Fratti (Ghetto) contro lo scaglionamento degli orari di ingresso che fa slittare l’uscita a dopo le 15 con tutti i disagi del caso.

    Oltre 200 i ragazzi che hanno affollato la piazza, già dalle 8, per una manifestazione pacifica. Tra striscioni, slogan e interventi sul “palco” naturale del Ghetto la mattinata è passata rapidamente. Il messaggio è chiaro, studenti e studentesse delle superiori esigono che il loro diritto ad avere una vita sociale extra scolastica venga rispettato.

    “Ci hanno tolto il futuro – ha spiegato Alice Pettinari della Rete studenti medi – è ora di riprenderselo. Erano anni che a Civitavecchia non si vedevano così tanti studenti in piazza. Siamo la generazione che più è stata sacrificata durante questa pandemia ed è arrivato il momento di farci sentire. Protestare contro gli orari scaglionati non è un capriccio, abbiamo il diritto di avere del tempo libero dopo due anni in cui ci siamo privati di ogni momento di socialità. Basta, non glielo permetteremo”.

    Diversi gli studenti che sono intervenuti in rappresentanza di tutti gli istituti superiori cittadini. Una problematica già nota ai dirigenti scolastici che hanno sollevato il problema e scritto al Ministero per avere risposte in merito.

    Un problema che colpisce in misura maggiore i pendolari. È il caso, ad esempio, di Nicolò Paesani che ogni giorno arriva da Cerveteri “Ieri – ha sottolineato – sono tornato a casa dopo le 17, non è un orario sostenibile”.

    Una situazione insostenibile se si pensa anche a chi, e sono molti tra i ragazzi a farlo, fa sport a livello agonistico. Un messaggio che gli oltre 200 studenti e studentesse in piazza hanno fatto arrivare forte e chiaro. Non si chiede molto, soltanto ascolto per una problematica reale che va a colpire anche le famiglie, costrette a riorganizzare pasti e vita in base agli orari. Un po’ di pragmatismo e concretezza da parte di chi le regole le pensa ma forse non le vive.

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