CIVITAVECCHIA – La segreteria del Pd esprime solidarietà ai lavoratori dell’impresa Minosse che oggi hanno scioperato, portando la loro protesta davanti all’ingresso della centrale di Torrevaldaliga Nord, protesta alla quale il Partito Democratico ha aderito e partecipato con convinzione.
“L’azienda, che si occupa della movimentazione del carbone all’interno della centrale, ha visto da parte di Enel, per i prossimi due anni, la decurtazione di quasi il cinquanta per cento della forza lavoro impiegata con una riprogrammazione della turnistica e delle fasi di lavoro che vedono il personale ridotto al minimo – hanno ricordato dal partito – operai specializzati, valore aggiunto della filiera produttiva energetica, che dovrebbero essere il cardine dei processi che accompagnano la transizione ecologica, lasciati invece con lo spettro della mobilità già dal prossimo mese di gennaio e senza certezze per il futuro. Il phase-out dal carbone è stato previsto da tempo dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), ma non ci sono stati per ora da parte di Enel progetti alternativi e credibili discussi e condivisi con il territorio, con le parti sociali e con le istituzioni. Questa incertezza nella programmazione da parte di Enel, unita all’anacronistico tentativo di spingere per la riconversione a gas che poco ha di “transizione” (durerà decenni) e poco ha di “ecologico” (è sempre un combustibile fossile), nascondendosi dietro la foglia di fico della decarbonizzazione, porta già i suoi effetti negativi con i tagli per le aziende locali che operano nel settore. Auspichiamo pertanto che al centro delle politiche industriali che mirano alla transizione ecologica, come recentemente affermato dal nostro Governo nell’ambito del Consiglio Europeo, ci siano quelle azioni sostenibili e virtuose che “non comportano necessariamente una distruzione di posti di lavoro ma semmai un ampliamento dell’occupazione”.
Per questo, durante la protesta, il segretario del Pd, Stefano Giannini, ha concordato con i lavoratori alcune iniziative, tra le quali utilizzare i canali istituzionali del partito per coinvolgere Regione e Governo nella ricerca di una soluzione che, comunque sia, non si esaurisca soltanto nella vertenza Minosse, ma affronti anche le altre criticità occupazionali che riguardano l’intera questione Enel a Civitavecchia.