LADISPOLI – È ancora mistero sulla morte di alcuni volatili alla Palude di Torre Flavia. A perdere la vita, per motivi che ancora si sta tentando di capire, sono stati due gabbiani reali, un beccaccino, un airone cenerino. E a pochi giorni di distanza i volontari hanno rinvenuto anche due nutrie morte in acqua. Della vicenda è stato immediatamente informato l’istituto zooprofilattico che sta eseguendo le analisi del caso sulle carcasse che non presenterebbero dei traumi causati da colpi di arma da fuoco. Ma con la morte delle due nutrie il mistero si infittisce. I due mammiferi sono stati rinvenuti morti all’interno del canale. Fatto che potrebbe far pensare anche a qualche sversamento di sostanze inquinanti all’interno del canale stesso. Ipotesi paventata anche dal delegato di Cerveteri Roberto Giardina: «Alle spalle dell’oasi stessa, gli interventi di edificazione selvaggia, avvenuti in passato, hanno compromesso i sistemi di canali che alimentano la palude», ha detto il delegato. «L’istituto zooprofilattico sta indagando sulle cause di questa moria e temiamo che possa esserci un fenomeno di inquinamento da scarichi abusivi provenienti da quegli edifici costruiti proprio a ridosso dell’oasi». Allerta massima dunque tra i volontari della Palude. Nel frattempo il responsabile dell’area, Corrado Battisti ha segnalato le morti dei volatili e dei mammiferi, alle guardie provinciali nella speranza che vengano effettuati controlli più radicati così da individuare la causa di queste morti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Cronaca, Energia e ambiente
17 Novembre 2021
Moria di uccelli e di nutrie, si teme qualche sversamento illegale nei canali adiacenti la Palude