L’ambiente naturale dell’oceano e delle aree limitrofe può essere particolarmente vulnerabile in queste regioni settentrionali. Per assicurare un’acquacoltura sicura e sostenibile, il settore ittico deve seguire regolamenti severi in fatto di certificazione, gestione e chiusura degli impianti di allevamento in mare. In base alla legislazione norvegese, l’acquacoltura deve rispettare gli ecosistemi locali e questo aspetto è di primaria importanza per quanto riguarda l’allevamento del salmone. La sostenibilità del salmone norvegese è garantita dal marchio “Seafood From Norway” che rappresenta il simbolo di origine e qualità di tutti i prodotti ittici norvegesi sia pescati che allevati in maniera sostenibile nelle acque della Norvegia, grazie all’esperienza secolare nella pesca e nella lavorazione del pesce unita alle tecnologie più moderne. Gli oceani norvegesi e specialmente la zona costiera detengono un grande potenziale per la produzione alimentare ed è importante che questa produzione sia gestita in modo praticabile. In questo, le autorità della pesca norvegesi hanno la responsabilità principale di garantire una produzione ittica sostenibile sotto il profilo sociale, economico e ambientale. L’allevamento del pesce, o acquacoltura, è iniziato in Norvegia nei primi anni ’70, con l’allevamento del salmone atlantico, in risposta alla crescente domanda mondiale di un pesce sano: la Food and Agricolture Organization delle Nazioni Unite concorda infatti sul fatto che l’acquacoltura ha un ruolo vitale nel soddisfare la richiesta mondiale di cibo. Oggi, l’acquacoltura norvegese si classifica fra i principali programmi al mondo. Per diventare il leader mondiale nell’acquacoltura, la Norvegia ha fatto affidamento su un insieme di severe norme sanitarie, un attento monitoraggio e un continuo impegno nello sviluppo del settore. Tutto ciò comprende gli oltre 18 milioni di dollari che gli allevatori di pesce mettono da parte ogni anno, oltre agli investimenti statali, per finanziare la ricerca e lo sviluppo. Tuttavia, il patrimonio più importante dell’industria norvegese dell’acquacoltura rimangono le eccellenti condizioni naturali. Le vaste aree marine del paese e i quasi 100.915 km di linea costiera offrono le condizioni ideali per l’allevamento dei prodotti ittici. Le acque fredde, cristalline e protette della Norvegia costituiscono le condizioni di nutrimento ottimali e offrono eccellenti opportunità per lo sviluppo dei pesci. Grazie a un’esperienza guadagnata sul campo e all’avanzata tecnologia, l’industria dell’acquacoltura norvegese è in grado di controllare e promuovere un sano sviluppo dei pesci e quindi la sicurezza alimentare in ogni fase della filiera: dalla schiusa delle uova alla tavola del consumatore. Mentre in passato ci si preoccupava delle ripercussioni negative che quest’industria poteva esercitare sull’ambiente, i progressi compiuti hanno eliminato molti di quegli svantaggi. Per esempio, ogni allevamento deve avere una licenza per operare e deve essere situato in un luogo adatto sotto l’aspetto della tutela
ambientale, per evitare ripercussioni sulla zona e sulle scorte delle varie specie. Qualsiasi infrazione alle leggi comporta severe sanzioni. Tutto il pesce viene trattato con la massima attenzione per l’etica animale, un fatto importante sia per i pesci che per il consumatore, perché un pesce stressato significa una carne di bassa qualità. Le perfette condizioni di sviluppo variano da specie a specie. Alimento sostenibile e sano: povero in grassi saturi, ma ricco di acidi grassi polinsaturi Omega-3, il salmone norvegese contiene proteine nobili, sali minerali e notevoli quantità di vitamine A, D, B12. Gli Omega 3, in particolare, sono acidi grassi con una struttura molecolare piuttosto complessa, dotati di una nutrita serie di effetti favorevoli sul nostro organismo.
Energia e ambiente
24 Novembre 2021
Seafood from Norway garantisce la sostenibilità del prodotto norvegese
Salmone, alimento sano