Dopo gli scioperi delle scorse settimane fuori la centrale Enel di Tvn e sotto la sede dell’autorità di sistema portuale, la vertenza Minosse – società legata alla movimentazione del carbone per l’impianto Enel – è approdata in Regione Lazio dove si è aperto un tavolo permanente, giudicato positivo dalle parti coinvolte, per discutere ed affrontare in maniera concreta e risolutiva la problematica legata alle prospettive occupazionali dei lavoratori della società. Davanti all’assessore ai Trasporti e Logistica Mauro alessandri erano presenti infatti i rappresentanti sindacalidi Filt Cgil e Usb, che da tempo seguono la vertenza, insieme ai mvertici di Minosse, rappresentanti Enel e il presidente dell’Adsp Pino Musolino, con la necessità di coinvolgere anche il Comune. «Abbiamo due obiettivi di fronte – ha spiegato Alessandro Borgioni della Filt Cgil – quello legato al futuro immediato, con il nuovo contratto che prevede esuberi già da gennaio e poi le prospettive nel medio lungo periodo; in questo senso contiuiamoa crede che si possa puntare su un progetto legato allo sviluppo logistico, che possa riassorbire questi lavoratori, portuali, garantendo continuità occupazionale». Ad Enel, in questo senso, presente anche con Enel Logistics, sono state chieste proprio certezza e concretezza, attraverso programmi chiari, per capire quale strada si voglia intraprendere realmente sul territorio. Lo ha ribadito anche la Regione: le condizioni per un discorso simile ci sono. «Nel frattempo – ha aggiunto Maurizio Iacomelli di Minosse – noi portiamo avanti l’interlocuzione con Enel per valutare la possibilità di far slittare l’applicazione del nuovo contratto, che ci costringerebbe a ricorrere alla solidarietà. La disponibilità di una proroga, in questo caso, ci permetterebbe di avere un orizzonte più ampio di fronte, per inserire una formazione, in ambito portuale e logistico, che miri a dare prospettive di un futuro occupazionale certo».
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