logo
    Politica, Porto
    9 Febbraio 2022
    Zls, Masucci (Fit Cisl): ”La formalizzazione è un’ottima notizia, va valorizzata in tutte le sue potenzialità”

    CIVITAVECCHIA – “La formalizzazione dell’istituzione di una Zona Logistica Semplificata è un importantissimo elemento di novità per lo sviluppo e la crescita del tessuto economico regionale e dell’intero centro Italia. Non ci stanchiamo di ribadirlo, fare rete è fondamentale. L’operazione, che come Fit- Cisl Lazio abbiamo sempre sostenuto riconoscendone l’alto profilo strategico, rappresenta un  fattore di facilitazione e di attrazione dentro un periodo temporale di opportunità ben definito che andrà quindi sfruttato in tutta la sua potenzialità, coniugando pianificazione e risorse disponibili a partire da quelle a valere sul PNRR. La sfida è cruciale e per questo gli orizzonti devono avere una comune visione, per la quale rilanciamo la necessità di un Patto di Rete”.

    È quanto si legge in una nota del Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, in cui si aggiunge che “parliamo di un’intesa che unisca tutti gli stakeholder per la costruzione di un efficiente ecosistema logistico – industriale, facilitato dallo sviluppo della portualità del Lazio, anche alla luce del riconoscimento di Civitavecchia quale porto Core. Un complesso organico e funzionale attraverso cui favorire il sistema imprenditoriale, sostenendo i processi di internazionalizzazione, ampliando anche la presenza di imprese a partecipazione. Un sistema che implementi la vocazione multidisciplinare dei territori garantendo la crescita di un’occupazione di qualità in cui salute, sicurezza e sostenibilità dovranno rappresentare gli elementi centrali di moderne e mature relazioni industriali a partire dai settori dei trasporti”.

    “Un processo – prosegue Masucci – attraverso cui sarà fondamentale attivare un comune monitoraggio dei mutamenti in atto, anticipando i bisogni formativi, individuando le nuove competenze richieste dai settori, favorendo nuove opportunità occupazionali rivolte, in particolare, ai giovani, e, quindi, orientare l’offerta didattica di Istituti professionali e Atenei verso le nuove esigenze professionali necessarie a un territorio che può avere nella logistica una delle sue principali espressioni innovative. Percorso che può divenire virtuoso solo se partecipato e condiviso”.