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    10 Febbraio 2022
    Blue economy, la Regione approva la legge

    CIVITAVECCHIA – Oggi il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all’unanimità la legge sulla “promozione della formazione, occupazione nei settori della Blue economy”, che vede come primo firmatario il Consigliere Daniele Ognibene (Caprogruppo LeU), e sottoscritta da Gino De Paolis (Lista Zingaretti) e Enrico Maria Forte (PD).

    “Si tratta di una svolta decisiva per una Regione che può vantare ben 361 km di costa sul Mar Tirreno, oltre a 43 laghi, 18 fiumi e 11 porti marittimi strategici per spostamenti e trasporti commerciali – hanno commentato De Paolis e Ognibene – come Regione Lazio siamo stati precursori di un intervento fondamentale su cui coinvolgere però anche un piano d’investimenti a livello nazionale, visto che l’Italia vanta ben 8.300 km di costa e 645 comuni italiani, sui quasi 8.000 totali, che si affacciano sul mare. A questi vanno aggiunti più di altri 1.000 che comprendono fiumi e laghi nel loro territorio. La blue economy può essere veramente il primo passo verso un’economia sostenibile che crea sviluppo e lavoro, soprattutto in un momento delicato come questo che stiamo vivendo. Come Regione Lazio vogliamo essere gli apripista di una nuova visione economica incentrata sull’ambiente e sull’acqua”.

    “Questo aspetto – ha poi precisato il consigliere De Paolis – assume un valore particolarmente rilevante per una città come Civitavecchia e il territorio che la circonda. Lì dove insiste il porto di Roma, con le sue eccellenze, questa è un’opportunità importantissima, sia in termini di valorizzazione e difesa dei settori già esistenti, sia per lo sviluppo di nuova occupazione stabile e di qualità. La legge appena approvata ha l’obiettivo di creare un sistema sinergico tra imprese ed enti di formazione e ricerca al fine di offrire soluzioni concrete per un’occupazione in settori strategici e innovativi. Saranno attivati corsi di formazione professionale sul tema della blue economy, anche grazie alla collaborazione del sistema educativo regionale. Tutto ciò accrescerà le competenze specifiche e permetterà, oltre alla creazione di nuove figure lavorative, anche degli investimenti (supportati dalla stessa Regione) per la nascita e lo sviluppo di PMI, start up e nuove imprese giovanili che opereranno nel settore della blue economy. Per favorire la connessione tra i soggetti operanti nel settore ed il comportato di formazione, inoltre, la Regione Lazio analizzerà il mercato del lavoro, promuovendo la formazione e diffondendo opportunità lavorative. La Regione Lazio interverrà anche a sostengo delle Università e degli enti di ricerca pubblici e privati per qualificare e potenziare le infrastrutture di ricerca e valorizzare le risorse umane impegnate nella filiera della blue economy. La legge si prefigge anche di investire su progetti diretti alla trasformazione e il recupero del rifiuto, alla riduzione delle sostanze inquinanti, alla salvaguardia della biodiversità nell’ecosistema dei mari, dei fiumi e dei laghi.

    “Un provvedimento importante che tutela e valorizza le attività e le risorse collegate al mare, ai fiumi, ai laghi e alle coste del territorio laziale, promuovendo occupazione qualificata, ricerca, innovazione, investimenti e creazione di nuove imprese giovanili e femminili”. Cpsì ha commentato l’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start – Up e Innovazione della Regione Lazio, Paolo Orneli.
    “Con una dotazione finanziaria di 1,8 milioni di euro rilanciamo un’ampia strategia per lo sviluppo di un’economia circolare e sostenibile che riguarda non soltanto il litorale ma l’intero ecosistema acquatico della Regione Lazio. Tra gli interventi più importanti il sostegno agli investimenti innovativi delle imprese, la creazione di nuove imprese giovanili e femminili e la realizzazione di un coordinamento delle Università del Lazio per garantire la formazione di professionalità di altissimo livello nell’ambito della Blue Economy. Voglio ringraziare – ha concluso Orneli – i consiglieri Ognibene, Forte e De Paolis, primi firmatari della legge, e tutto il Consiglio Regionale per il lavoro svolto che ci ha portati ad approvare un provvedimento importantissimo per il rilancio dell’economia della nostra regione”.