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    Porto
    21 Febbraio 2022
    Cantiere ex Privilege: votata la decadenza di Konig

    CIVITAVECCHIA – L’Autorità di sistema portuale si riappropria di 11 ettari preziosi all’interno del porto commerciale, quelli occupati dall’ex cantiere Privilege Yard. Molo Vespucci ha infatti chiuso il lungo e tormentato capitolo, votando la decadenza della concessione di Konig.

    Si è tenuta infatti oggi la seduta del Comitato di Gestione dell’AdSP del Mare Tirreno Centro Settentrionale presieduta da Pino Musolino. Oltre al Presidente dell’AdSP e al Segretario Generale Paolo Risso, erano presenti il Direttore marittimo del Lazio e comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia Filippo Marini,  il componente designato dalla Regione Lazio, Arch. Roberto Fiorelli, il componente designato dal Comune di Civitavecchia, Arch. Emiliano Scotti, il componente designato da Città Metropolitana Roma Capitale, Pino Lotto ed il comandante della Capitaneria di Porto di Gaeta Angelo Napolitano.
    Il Comitato di Gestione ha deliberato all’unanimità parere favorevole alla decadenza del concessionario Konig per l’area ex Privilege, concludendo così un procedimento amministrativo iniziato lo scorso mese di ottobre.

    “Abbiamo dato a Konig – dichiara il presidente Musolino – tutto il tempo necessario a produrre la documentazione richiesta dall’amministrazione circa il rispetto di quanto prescritto nella concessione, ma non ci è pervenuto nulla se non, allo scadere del termine fissato al 31 gennaio scorso, una richiesta di ulteriore dilazione a fronte della possibilità di acquisizione di partecipazioni azionarie da parte di un altro soggetto. Ad oggi, non essendosi verificato niente di quanto scritto in precedenza, e nel perseguimento dell’interesse generale del porto, che è quello di riacquisire quelle aree di grande pregio e renderle funzionali allo sviluppo dei traffici e delle attività economiche dello scalo, si è presa una decisione molto importante, nella consapevolezza da parte dell’Amministrazione di aver esperito ogni tentativo per far sì che il concessionario si attivasse per rispettare il suo piano industriale”.