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    Porto
    23 Febbraio 2022
    Dopo la revoca della concessione dell'area ex Privilege il vice presidente di Cfft guarda allo sviluppo dello scalo
    Serpente: “Il porto può servire un terzo dell’Italia”

    “Lo dico da anni, grazie alla vicinanza con Roma e la posizione al centro della penisola, il porto può servire qualcosa come 10-12 milioni di italiani, ovvero un terzo della penisola”. La frase è del vice presidente di Cfft Sergio Serpente, ospite stamani a News&Coffee, la rassegna stampa in onda tutte le mattine alle 9,30 sulle piattaforme Youtube e Facebook di Civonline, che ha detto la sua su come si potrebbe sviluppare lo scalo dopo la riacquisizione da parte dell’Autorità Portuale dell’area ex Privilege. “Quell’area è stategica – ha aggiunto Serpente – perché nessuno può vantare una zona all’interno del porto così vicina alla linea ferroviaria e soprattutto all’interporto. Questo significa poter aumentare i traffici in maniera esponenziale e di conseguenza dare lavoro a centinaia di persone”.