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    Porto
    25 Febbraio 2022
    BLUE ECONOMY Il Governatore del Lazio convinto di come la ripresa dell’Italia possa passare dal porto di Roma
    Zingaretti: «Civitavecchia al centro della rinascita»
    Il presidente della Regione fiducioso sul completamento della trasversale per Orte

    CIVITAVECCHIA – «Il rilancio economico e non solo della nostra comunità passa anche dai porti del Lazio e in particolare da quello di Civitavecchia». È questo quanto ribadito nel corso del convegno organizzato a Roma dall’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale sul tema “Porti di Roma, capitale del Mediterraneo. Il futuro parte con la Blue Economy”, fortemente voluto dal presidente Pino Musolino. È stato in particolare il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti ad evidenziare la centralità del network in questa fase di ripartenza e ripresa. «Il porto di Civitavecchia ha le possibilità per diventare la locomotiva di un vero e proprio piano di rinascita – ha infatti sottolineato Zingaretti – il porto è una delle più importanti porte di accesso al nostro territorio e può essere uno dei principali fattori di sviluppo insieme alla grande ondata di investimenti del Pnrr e altri fondi europei per la Regione, con la nuova programmazione regionale che passa da 2.7 a 4.4 miliardi».

    Sulla stessa scia anche il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri il quale ha sottolineato come «Civitavecchia è un punto di forza, un porto fondamentale nello scacchiere della Blue Economy e della strategia Italia. È il porto di Roma – ha evidenziato – un grande scalo che mette in collegamento milioni di persone con il resto del mondo».

    Un passaggio infine del presidente Zingaretti su infrastrutture e collegamenti, soffermandosi in particolare sul completamento della Civitavecchia- Orte. «Ci siamo, sono stati superati tutti i ricorsi possibili ed immaginabili – ha concluso il Governatore – abbiamo già previsto i 472 milioni di fondi europei e siamo in stretto contatto con il Cipe e con il nuovo commissario straordinario per quest’opera. Stiamo poi lavorando anche per la parte ferroviaria. L’Italia di domani dovrà unire meglio i due mari».

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