CIVITAVECCHIA – “Chiediamo a tutti di mantenere alta l’attenzione, perchè siamo solo all’inizio di un percorso lungo e sempre esposto a dei cambi di scenario che richiederebbero altre mobilitazioni”. Lo sottolinea la Fiom Cgil, parlando della centrale Enel di Tvn e del futuro dell’impianto.
“Ringraziamo i tanti lavoratori che dal 2019 sono mobilitati contro una prospettiva che avrebbe azzerato l’occupazione, portandola a poche decine di unità – spiegano dal sindacato – e per il diritto di avere un lavoro stabile con nuove tecnologie in armonia con l’ambiente. L’unità sociale, politica e istituzionale del territorio, tra le altre cose ha ottenuto un forte vincolo normativo regionale sulla costruzione di nuove centrali nel momento in cui il passaggio del Parlamento prefigurava tutt’altro. Per quanto complesso sia stato il quadro che ha portato Enel a rivedere i piani, il ruolo giocato dal territorio è stato determinante”.
La Centrale – Fiom sottolinea come il notevole aumento del costo del gas ha già avuto come effetto una maggiore attività di Torrevaldaliga nord “ed a questo potrebbero aggiungersi gli effetti delle decisioni per il fabbisogno energetico annunciate dal Governo a causa del conflitto in corso. Ma una centrale avviata verso il declino e con riduzioni di attività già programmate come può far fronte alle nuove esigenze? – si chiedono – come si sta organizzando Enel? Affinchè le nuove necessità non mettano a rischio la sicurezza e la salute dei lavoratori chiediamo con urgenza controlli e interventi straordinari di manutenzione degli impianti”.
La riconversione – Dopo la presentazione dell’offshore al Ministero della Transizione Ecologica, il cambio di rotta sul gas è, a detta della Fiom, “la seconda tappa del percorso verso una riconversione industriale rispettosa sia dei lavoratori che dell’ambiente: decarbonizzare Tvn con rinnovabili e impianti di accumulo – hanno aggiunto – sarebbe coerente con questi valori. Le recenti dichiarazioni generali dell’Ad Starace, al pari di quelle destinate a Civitavecchia con cui Enel ha accettato il percorso condiviso, sono novità positive per le quali abbiamo già chiesto uno specifico incontro. Adesso bisogna passare dalle parole ai fatti e magari anche lavorare allo scopo di creare le condizioni per intrecciare questo percorso con quello dell’eolico offshore. Il Ministero calendarizzi velocemente gli incontri – hanno concluso da Fiom – necessari anche per chiarire il ruolo del Governo che deve assumersi la responsabilità di guidare il processo”.