Inaugurato questa mattina all’Ospedale Bambin Gesù di Passoscuro, nel Comune di Fiumicino, il Centro per le cure palliative pediatriche. Alla cerimonia hanno partecipato il segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e l’assessore regionale alla Salute, Alessio Amato; monsignor Gianrico Ruzza, vescovo della diocesi di Porto Santa Rufina, Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale Bambin Gesù ed Esterino Montino sindaco di Fiumicino. Ospitato in un edificio di cinque piani, immerso nel verde e a pochi passi dal mare, il Centro permetterà di ospitare i bambini affetti da malattie inguaribili e di offrire a loro e alla loro famiglie la migliore qualità di vita possibile. “Quelli che accogliamo – ha spiegato agli intervenuti il direttore del Centro, Michele Salata – sono pazienti che richiedono un elevato carico assistenziale, che spesso dura per anni, richiedendo un impegno enorme a genitori e famiglie. La nostra struttura, la prima della Regione Lazio, vuole essere un ponte tra ospedale e casa, per aiutare le famiglie a orientarsi e a creare una rete con i pediatri di famiglia e le Asl e con tutti i sistemi socio-sanitari che i territorio offrono”.
Il Centro – che è stato ristrutturato grazie al contributo di piccoli e grandi donatori, tra i quali la Fondazione Angelini, la Andreotti&Brusone Philanthropy Fund, la Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti e la duchessa Maria Luisa Magistrati Gaetani d’Aragona – al momento si struttura in venti mini appartamenti per accogliere altrettanti bambini insieme alle loro famiglie. Altri dieci moduli, poi, sono in preparazione perché l’obiettivo è arrivare presto a trenta posti letto. “L’ospedale pediatrico Bambino Gesù si conferma un’opportunità unica al mondo non solo per l’offerta di sanità, ma di amore e solidarietà per tutti i bambini che ne hanno bisogno- ha commentato nel suo intervento Nicola Zingaretti – . Questo luogo fa fare alla nostra sanità, non solo regionale ma di tutto il Paese, un salto di qualità in termini di cure, sottolineando quanto sia grande il bisogno di centri come questo”.