Il 26 marzo è la giornata nazionale del caffè e mai come quest’anno la sua celebrazione è stata così sentita. Martedì prossimo, infatti, il nostro squisito espresso sarà al vaglio dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco che dovrà formalmente decidere se inviare alla sede centrale di Parigi la candidatura per chiedere il riconoscimento dell’espresso italiano quale “patrimonio immateriale” dell’Agenzia delle Nazioni Unite. A sostenere questa prestigiosissima designazione è soprattutto la Coldiretti che in una nota spiega come “la domanda di riconoscimento del caffè espresso tutela un rito quotidiano da parte degli italiani che vede un consumo di 30 milioni di tazzine al giorno tra bar, ristoranti e locali pubblici”. “Un’abitudine radicata che è espressione di uno stile di vita conosciuto in tutto il mondo – aggiunge ancora la Coldiretti – dal quale sono nate anche espressioni di solidarietà come l’usanza del ‘caffè sospeso’, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo, che magari non se lo può permettere”. Nel caso che il dossier di candidatura – intitolato “Il caffè espresso italiano tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli” – convincesse la commissione nazionale e poi quella centrale di Parigi, il nostro espresso andrebbe ad arricchire il paniere delle tradizioni alimentari italiane tutelate dall’Unesco che comprende già la “Cerca e cavatura del tartufo in Italia”, la “Arte del pizzaiuolo napoletano” e la “Dieta mediterranea”.
Cultura e Spettacoli
26 Marzo 2022
Caffè, l’espresso italiano alla conquista dell’Unesco