“Sei mesi fa il ministro Cingolani venne nella scuola di formazione di Italia Viva e aprì al nucleare. Apriti cielo, ci fu caos per due settimane e si disse che pure Italia Viva apriva al nucleare. Quindici giorni fa Draghi è venuto in Parlamento e pure lui ha detto di aprire al nucleare di nuova generazione. Sì è dunque capito che abbiamo bisogno di una svolta sulle politiche energetiche”. Matteo Renzi a Civitavecchia, dal palco degli Stati generali dell’Energia di Italia Viva,
rilancia senza mezzi termini il nucleare e non rinuncia a punzecchiare gli avversari politici. Il leader Iv ricorda “le polemiche contro la Tap da parte di Cinquestelle con Di Battista e Lezzi, ma anche parte della destra e D’Alema”. Simili polemiche “per le estrazioni nell’Adriatico”. Di fronte alle svolte, termina Renzi, “la storia ha sempre detto no”. I lavori degli Stati generali si sono strutturati su tre panel, con ospiti collegati da remoto che hanno dialogato con Renzi ed i parlamentari di Iv su imprese, gas e rinnovabili. Ad aprire i lavori e a fare gli onori di casa Marietta Tidei, consigliera regionale del Lazio di Italia Viva. Tra gli intervenuti anche l’ad di Enel, Francesco Starace, quello di Eni Claudio Descalzi, quello di Edison Nicola Monti e quello di A2A Renato Mazzoncini.