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    Sanità
    6 Aprile 2022
    Lazio – Nomina Vaia allo Spallanzani, sindacato FIALS invoca intervento della Procura

    ROMA – Non si placano le polemiche dopo il via libera della Commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio alla nomina di Francesco Vaia a Direttore Generale dello Spallanzani. Oggi è la volta della segreteria provinciale Fials di Roma, che invoca addirittura l’intervento della Procura, prendere posizione contro il provvedimento della regione.

    “Riteniamo che debbano essere chiarite le responsabilità della Regione Lazio e di tutte le autorità competenti – così nel comunicato Fials – che hanno contribuito alla nomina di Francesco Vaia, già direttore sanitario dell’Irccs Lazzaro Spallanzani, a direttore generale dell’Istituto medesimo, considerando i gravi dubbi che emergono dal curriculum vitae presentato dal professionista. Sia per l’inserimento nell’albo dei direttori sanitari, sia per l’inserimento nell’albo dei direttori generali ricordando con quanta leziosità il presidente del Lazio Nicola Zingaretti aveva fatto vanto di codesto albo e della trasparenza delle nomine.

    Per noi è ora che la Procura di Roma verifichi la legittimità della nomina e approfondisca quanto ricondotto al curriculum. Rammentiamo infatti – si legge ancora nel comunicato – quanto riportato nella deliberazione 658/2017 adottata dall’allora direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Policlinico Umberto I, Domenico Alessio, ‘Rilevato dall’esito del procedimento amministrativo in questione che: non è risultata espletata alcuna evidenza pubblica che abbia fatto conseguire al dottor F.V. la qualifica di dirigente medico di II livello, né sono emersi atti organizzatori che abbiano individuato nell’ambito dell’Azienda un’articolazione interna, nella fattispecie Unità Operativa Complessa, denominata direzione di presidio’. E ancora: ‘Conseguentemente andava disposto il reinquadramento giuridico ed economico, secondo la vigente normativa regionale e nazionale, nella qualifica di dirigente di ex I livello, previo annullamento in autotutela dei provvedimenti precedentemente assunti'”.

    Infine: “‘Delibera di prendere atto delle risultanze del procedimento amministrativo e… omissis… di conseguentemente annullare, in sede di riesame e autotutela, i provvedimenti sopramenzionati nella sola parte riguardante il dott. F.V.; di reinquadrare per l’effetto, giuridicamente ed economicamente, il dottor F.V. nel profilo di dirigente medico ex I livello (ex decimo livello) con rapporto esclusivo, rimodulando il relativo trattamento economico sulla base delle disposizioni contrattuali nazionali e aziendali protempore vigenti: di notificare al dott. F.V. il presente provvedimento ai fini della formale costituzione in mora e di avvio del procedimento per il recupero delle somme indebitamente corrisposte dalla data di adozione degli atti oggetto di annullamento alla data dell’effettiva restituzione degli importi…omissis…'”A seguito di questa deliberazione Francesco Vaia è ricorso in sede giudiziaria contro il recupero delle somme indebitamente corrisposte. Ma il Tribunale civile di Roma, sezione Lavoro, ha rigettato l’istanza (con sentenza n.4418/2018) di accertamento del diritto a mantenere la ‘qualifica di ex II livello (ex XI livello) dirigenziale’. Quindi il dottore Vaia ha impugnato la Deliberazione 658/2017 dell’allora direttore generale per risolvere una volta per tutte la questione, ebbene il Tribunale non ha annullato il suddetto provvedimento. Ma c’è di più: nel curriculum vitae del dottore Francesco Vaia si legge che ha ricoperto il ruolo di direttore sanitario di presidio dell’Azienda Policlinico Umberto I dal giorno 1° febbraio 2007 al 14 giugno 2016, periodo però annullato dalla Deliberazione dell’allora direttore generale Alessio e che quindi non poteva essere valutato per l’inserimento nell’albo di direttore sanitario o di direttore generale. Per questo motivo ribadiamo la richiesta di intervento tempestivo della Procura della Repubblica di Roma per verificare la legittimità della nomina del dottore Francesco Vaia, la veridicità del curriculum che gli ha consentito di essere inserito nell’albo dei direttori sanitari e dei direttori generali fino a fugare ogni dubbio sulla nomina e per accertare che- conclude la Fials- nessuna delle istituzioni in carica abbia commesso eventuali reati in questa vicenda”.