
ROMA – All’appuntamento cruciale quello dell’assemblea dei soci Generali dopodomani per rinnovare il consiglio di amministrazione e decidere chi guiderà la compagnia per i prossimi tre anni. Secondo alcuni osservatori, più elevata sarà la partecipazione in assemblea e più la lista del consiglio uscente, che candida Andrea Sironi come presidente e Philippe Donnet come group ceo, avrà possibilità di vincere. Ma con l’avvicinarsi della scadenza il fronte a sostegno della lista del gruppo Caltagirone, che propone Claudio Costamagna e Luciano Cirinà come presidente e ad, si va ingrossando. Caltagirone, che gode già del sostegno di Leonardo Del Vecchio e della Fondazione Crt, incasserà il voto dei Benetton, forti del 3,96%, dopo che il cda di Edizione ha votato all’unanimità per il sostegno alla lista dell’imprenditore romano.

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE
Anche la Cassa Forense (1%), secondo indiscrezioni, dovrebbe votare per il ticket Costamagna-Cirinà, come anche diverse famiglie imprenditoriali del Nord Est e alcune fondazioni. Tanto che il fronte degli sfidanti potrebbe arrivare vicino al 30% del capitale della compagnia assicurativa. Dall’altra parte la lista del cda, con il sostegno di Mediobanca (17,2%) e De Agostini (1,4%), avrà il sostegno di gran parte degli investitori istituzionali, dopo che i proxy advisor si sono espressi a suo favore. L’attesa è che almeno metà del 30% del capitale di Generali in mano al mercato si presenti in assemblea. Ma non è detto che tutti votino compatti la lista del board uscente: molti potrebbero optare per la lista di Sgr e fondi sotto l’egida di Assogestioni e altri per Caltagirone, anche se nessun si è ancora espresso in questo senso. Come non sono da escludere le astensioni, anche da parte di azionisti ed enti con quote non indifferenti.