ROMA – Non si placano le polemiche sulla perimetrazione della Valle del Sacco. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenendo all’assemblea generale di Unindustria, ha dichiarato: ”Occorrono segnali chiari che segnino una nuova fase. Per questo la scorsa settimana abbiamo avviato un’iniziativa direttamente col presidente del Consiglio Draghi, il ministro Cingolani e tutto il governo: la Regione Lazio ha chiesto la sospensione, eccetto le aree ripariali, del decreto di perimetrazione del Sin del Bacino Valle del Sacco. Un decreto figlio di errori e illusioni che hanno finito nel tempo di bloccare tutto. Una sospensiva non per perdere tempo ma per definire in pochi mesi col territorio un perimetro che garantisca tutela, bonifica e rilancio produttivo. Un equilibrio tra sostenibilità e crescita, come ci chiede l’Europa”.
Dichiarazioni che hanno provocato la reazione del consigliere regionale della Lega, Pasquale Ciacciarelli, che ha sottolineato “il fallimento delle scelte” della Giunta di centrosinistra: “Zingaretti sbugiarda il suo partito provinciale che fa tavoli inutili sul sin affermando di fatto che la perimetrazione Sin Valle del Sacco è stata un errore, figlia di illusioni, un atto che ha finito col bloccare gli investimenti e far scappare le aziende. Ormai sembra di guardare una pellicola con gli effetti speciali. La sinistra si getta fango a vicenda, scaricando le responsabilità sui suoi. Zingaretti non può lavarsi la coscienza, è troppo tardi. Lui è stato complice di tutto questo, per anni, insieme ai rappresentanti Del suo partito. Tutti insieme hanno bloccato gli investimenti nella provincia di Frosinone determinando i casi Catalent e Dobfar. Dopo anni di solleciti da parte del sottoscritto sul far presto sulle autorizzazioni ambientali da parte di questo governo regionale c’è stato solo immobilismo. Ed ora davanti al peggio che è già accaduto si cerca di scaricare le responsabilità, di correre ai ripari. Il tempo di correre è passato! Doveva farlo prima. Troppo semplice ricordarsi ora. Zingaretti si assuma le sue responsabilità sul Sin insieme a ai suoi”.
Severino Pio