ROMA – Il termovalorizzatore di Roma continua a far discutere e questa volta la polemica si concentra sui poteri al primo cittadino e sulla legge costituzionale.
”Totale sfascio su Roma Capitale. La Prima commissione ha praticamente affossato la proposta di legge costituzionale sui poteri speciali con la richiesta di disabbinamento delle varie proposte presentate e il rinvio. Non esiste più un testo base. Il Partito Democratico sembra non più interessato, i 5 Stelle puntano su proposte di basso profilo, qualche delega regionale in più”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia uscendo dalla commissione Affari Costituzionali. ”Il sindaco Gualtieri è silente, probabilmente preferisce che la situazione si mantenga così com’è visto l’arrivo del Giubileo e la possibile vittoria della candidatura per l’Expo. Sarebbe un sindaco tutto fare cui arriverebbero inevitabilmente poteri speciali. E quando gli verranno conferiti diventerà gestore esclusivo di ingenti risorse.A quel punto a cosa gli servirebbe una Capitale con poteri speciali?”. ”Come al solito gli unici a non aver cambiato idea siamo noi: Roma ha bisogno di maggiore forza e maggiori risorse per contrastare il declino e chiediamo alla maggioranza di iniziare le votazioni per varare una legge per Roma entro questa legislatura”.
“Sulla riforma costituzionale che attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi in discussione in Commissione alla Camera, non c’è alcun rallentamento. Anzi, c’è in corso un lavoro per Roma, d’intesa tra Comune e Parlamento, per arrivare ad un testo solido e adeguato per un provvedimento di questa importanza. In tal senso gli emendamenti presentati dall’on. Casu sono molto positivi e vanno nella giusta direzione. Le polemiche sollevate dall’On. Rampelli sono pretestuose e non aiutano certo la Capitale. Su una questione così rilevante bisognerebbe mettere da parte la propaganda e discutere nel merito”. Lo dichiarano Claudio Mancini e Patrizia Prestipino, Deputati del Partito Democratico.