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    Cronaca
    21 Giugno 2022
    Frosinone – Arresti e sequestri per 100 milioni di euro. Truffa, frode fiscale e tentata estorsione i reati contestati

    FROSINONE – Imponente operazione delle forze dell’ordine. All’esito di una investigazione di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone condotta da militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Frosinone, è stata data esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare in carcere disposta dal Gip di Frosinone nei confronti di due soggetti, ed al contestuale sequestro preventivo di beni ammontanti a circa 100 milioni nei confronti di 29 soggetti e delle società agli stessi riconducibili. E’ stato, inoltre, emesso l’obbligo di dimora nei confronti di sette persone, mentre a danno di un altro soggetto è stato emesso il divieto di esercitare attività professionale e ricoprire uffici direttivi delle persone giuridiche per la durata di 12 mesi. Infine, nei confronti di altre 22 persone è stata disposta la misura interdittiva del divieto di ricoprire uffici direttivi delle persone giuridiche per12 mesi. I soggetti sono indagati per associazione per delinquere, frode fiscale, indebita percezione di erogazione pubbliche, trasferimento fraudolento di valori, truffa aggravata ai danni dello Stato, tentata estorsione e sfruttamento della prostituzione. Nell’ordinanza emessa dal Gip si riferisce delle presunte attività illecite di una associazione per delinquere posta in essere da alcuni soggetti con radici nella provincia di Frosinone, tra cui un pregiudicato, che al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, aveva fittiziamente attribuito a numerose ‘teste di legno’ la titolarità di 23 società (delle quali ben 7 aventi sede all’estero), operanti prevalentemente nel settore del trasporto merci su strada, della vendita all’ingrosso di alimenti e bevande nonché in quello alberghiero.

    Le misure cautelari sono state eseguite nelle province di Frosinone, Roma, Latina, L’Aquila, Napoli, Caserta, Salerno, Grosseto, Terni, Bologna, Torino, Novara, Venezia e Treviso, oltre che in Slovenia, Croazia e Romania. Le complesse investigazioni sono scaturite a seguito dell’acquisizione di un importante asset aziendale di un noto imprenditore locale operante nel settore della logistica, e sono state condotte facendo ricorso, oltre che ai tradizionali metodi investigativi (osservazione, pedinamenti, escussione soggetti informati ed analisi di documentazione), anche ad attività tecniche (analisi tabulati telefonici, intercettazioni telefoniche/ambientali e telematiche) oltre che ad accurati riscontri sulle banche dati in uso alla Guardia di Finanza. Lo sviluppo delle attività da parte dei Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone ha consentito di rilevare anche ulteriori ipotesi di reato: nei confronti di un fornitore per il finanziamento di un contratto di leasing di 5 autoarticolati per un importo di 230mila euro; percezione di un finanziamento coperto da garanzia statale per circa  1.200.000 euro; utilizzo/emissione di fatture relative ad operazioni per oltre 10 milioni; dichiarazioni d’intento, che si ipotizza essere fittizia, di esportazione delle merci allo scopo di effettuare acquisti di prodotti senza il pagamento dell’Iva per poter successivamente rivenderli a prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato; sono state, inoltre, individuate due case di appuntamento a Frosinone nelle quali si ipotizza la prostituzione di alcune donne, anche straniere, provenienti da altre province. Tali attività, in particolare, hanno consentito di individuare disponibilità patrimoniali per circa 100 milioni di euro riconducibili a taluni indagati – detenuti anche in Romania, Slovenia e Croazia, la cui individuazione è stata resa possibile grazie ai canali di Cooperazione internazionale – che sono state oggetto del provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Frosinone a seguito di specifica richiesta di questo Ufficio. Tra i beni sottoposti a sequestro, si segnalano quote di 30 società per un valore nominale di 1.249.700 euro; 118 conti correnti; 68 rimorchi stradali; 32 trattori stradali; 5 terreni; 2 capannoni industriali e 5 abitazioni di pregio;38 autovetture; 2 imbarcazioni. Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari.