ROMA – “La vicenda dei questionari inviati dai Comuni del Lazio alle famiglie con disabili in casa è di una gravità inaudita. Uno scempio del quale è responsabile in primis la Regione Lazio, che nella Delibera di Giunta 341 ha scritto che ‘Ai fini della valutazione dello stress (burden), tra i possibili strumenti da utilizzare si richiama il CBI, che consiste in una modalità di autovalutazione (percezione soggettiva dello stress), semplice ma efficace, riferita a cinque differenti aspetti della condizione di caregiver familiare: carico oggettivo, psicologico, fisico, sociale ed emotivo (percezione soggettiva) e il Sence of competence’. A questo punto piuttosto che chiedere ai genitori se si vergognano di avere un figlio con disabilità, credo che tutti quanti questa domanda se la pongano nei confronti del presidente Zingaretti per sapere se e quanto si vergogna di aver mandato in giro un documento del genere e soprattutto perché non si attiva immediatamente per revocarlo, chiedendo scusa e sollecitando i sindaci a non utilizzare quel questionario. Da parte nostra, invitiamo tutti i primi cittadini che fanno riferimento a Fratelli d’Italia e a quelli di buon senso a rifiutarsi di inviare il questionario incriminato ai nuclei familiari presenti nel loro territorio. Un gesto che riteniamo assolutamente necessario. Le follie dell’amministrazione regionale, infatti, vanno combattute con battaglie giuste e doverose, nel pieno rispetto dei cittadini e del dramma che vivono ogni giorno”.
Lo dichiara Paolo Trancassini, deputato e coordinatore regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.