CIVITAVECCHIA – “A seguito della presentazione avvenuta lo scorso 20 giugno presso il comune di Civitavecchia dei dati dei monitoraggi svolti in porto nella stessa data ci preme condividere l’elaborazione grafica dei dati di particolato raccolti nella prima mattinata del 20 giugno grazie al supporto tecnico dell’esperto della ONG ambientalista NABU, Axel Friedrich”. Lo sottolineano Cittadini per l’Aria, Forum Ambientalista, Civitavecchia Bene Comune e NABU. Come si può vedere da grafico, durante il monitoraggio realizzato in porto il 20 giugno, le concentrazioni di particelle ultrafini in prossimità delle navi hanno raggiunto picchi fino a 100.000 ng/m3 ovvero pari a 100 volte le concentrazioni che si rilevano nelle zone con aria pulita, con una media nelle due ore di monitoraggio che si avvicina a 40.000 particelle. “Naturalmente – proseguono -, le concentrazioni nelle città e aree portuali in certe condizioni possono dipendere molto dalla direzione del vento. Se infatti, l’altezza dei camini delle navi, determinando l’emissione del fumo e degli inquinanti ad una quota di molti metri, fa sì che questi si diffondano più facilmente, la direzione del vento può spingere gli inquinanti verso il mare o, viceversa, verso terra e quindi, in città, spesso all’altezza delle finestre di diversi piani. Significativo è, al riguardo, il resoconto dei monitoraggi realizzati, anche a Civitavecchia nell’inverno 2021/2022, “sopra vento” e “sottovento“ rispetto alla nave, e dei valori diametralmente opposti rilevati a seconda della collocazione, contenuto nel report realizzato dall’esperto di Green Transition Denmark, Kare Press-Kristensen, nell’ambito del progetto europeo LIFE4MedECA”.
Cronaca, Energia e ambiente
30 Giugno 2022
Civitavecchia, l’allarme degli ambientalisti per l’inquinamento navale