(Adnkronos) – “Sento Draghi e vi aggiorno…”. Così ha chiuso il Consiglio nazionale il leader del M5S Giuseppe Conte, dopo 5 ore di riunione che non sono servite a sciogliere il nodo della fiducia domani al dl aiuti al Senato. Dalla riunione di questa mattina sono emerse tre linee, sostanzialmente inconciliabili. Ossia: nessun voto al dl aiuti; confermiamo la fiducia; votiamo contro e diamo la spallata. A prevalere, assicurano fonti presenti all’incontro all’Adnkronos, la linea della non partecipazione al voto in Aula. Che al momento resterebbe quella più gettonata. Da qui, la decisione di sospendere il Consiglio – ripreso poi stasera – e sondare il presidente del Consiglio, perché, viene spiegato, la volontà di Conte, al momento, non sarebbe quella di far cadere il governo, ma di restare – pur non votando il dl aiuti – in attesa delle risposte al documento presentato mercoledì scorso. Per ora Conte non avrebbe aggiornato i suoi sui contenuti della telefonata, “lo farà in Consiglio”, ma è convinzione diffusa che al premier abbia chiesto a Draghi “un segnale chiaro”.
A quanto apprende l’Adnkronos, la telefonata tra il leader del M5S e il premier sarebbe stata nel merito delle richieste avanzate al presidente del Consiglio dal leader dei 5Stelle, nella lettera consegnata la settimana scorsa e incentrata su 9 punti.
Punti che, come sostenuto dall’ex numero uno della Bce in conferenza stampa, coinciderebbero in larga parte con l’agenda di governo: un esempio su tutti – che Draghi avrebbe richiamato nel corso della telefonata -, il provvedimento di supporto a lavoratori e imprese annunciato ieri dal governo nell’incontro con le parti sociali.
Dal confronto tra i due, nato da un’iniziativa di Conte, il tentativo di cercare uno spiraglio, per evitare che il mancato voto di fiducia al dl aiuti – caldeggiato dai senatori pentastellati – possa innescare una crisi di governo.
In serata Conte è arrivato alla sede di via di Campo Marzio per riprendere la riunione del Consiglio nazionale. L’ex premier non ha risposto alle domande dei cronisti.
La cronaca della giornata vede intanto il M5S perdere un altro deputato. Francesco Berti è passato a Italia per il Futuro, la formazione politica capitanata dal ministro Luigi Di Maio.