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    13 Luglio 2022
    (Adnkronos) - “Domani al Senato non è possibile operare un voto disgiunto. Noi domani non parteciperemo al voto”. Sono le parole con cui Giuseppe Conte, leader del M5S, illustra la posizione del Movimento in vista del voto in ...
    M5S, Conte: “Non parteciperemo al voto su decreto aiuti al Senato” – Video
    (Adnkronos) - “Domani al Senato non è possibile operare un voto disgiunto. Noi domani non parteciperemo al voto”. Sono le parole con cui Giuseppe Conte, leader del M5S, illustra la posizione del Movimento in vista del voto in ...

    (Adnkronos) – “Domani al Senato non è possibile operare un voto disgiunto. Noi domani non parteciperemo al voto”. Sono le parole con cui Giuseppe Conte, leader del M5S, illustra la posizione del Movimento in vista del voto in programma domani sul dl aiuti, annunciando l’Aventino parlamentare sul decreto.

    “Di fatto qual è il risultato? Che alla Camera, dove è possibile un voto disgiunto, al momento del voto finale non abbiamo partecipato. Domani al Senato non è possibile un voto disgiunto, e quindi noi domani non parteciperemo al voto con le stesse lineari e coerenti motivazioni. I cittadini non capirebbero una decisione diversa” dice il presidente del Movimento 5 Stelle, intervenendo all’Assemblea congiunta alla Camera. Parole accolte da una standing ovation dei partecipanti.

    Conte invita “tutte le forze politiche a maneggiare con cura il concetto di responsabilità: chi si straccia le vesti e lancia strali, attribuendo giudizi di responsabilità a destra e a manca deve guardare nel suo cortile e deve interrogarsi se sono stati loro responsabili di questa situazione”.

    “Oggi ho avuto un colloquio con il premier Draghi, abbiamo parlato anche degli altri punti e devo registrare una disponibilità del presidente a venirci incontro su tutti i punti. Però è evidente che la fase che stiamo affrontando non può accontentarsi di dichiarazioni di intenti e di impegni, occorrono misure concrete” rimarca il leader M5S. “Noi siamo disponibili a dialogare e dare il nostro contributo, ma non siamo disponibili a firmare cambiali in bianco”, aggiunge raccogliendo l’applauso dei presenti.

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    TELEFONATA CONTE-DRAGHI – Dalla riunione di questa mattina sono emerse tre linee, sostanzialmente inconciliabili. Ossia: nessun voto al dl aiuti; confermiamo la fiducia; votiamo contro e diamo la spallata. A prevalere, assicurano fonti presenti all’incontro all’Adnkronos, la linea della non partecipazione al voto in Aula.

    Da qui, la decisione di sospendere il Consiglio – ripreso poi stasera – e sondare il presidente del Consiglio, perché, viene spiegato, la volontà di Conte, al momento, non sarebbe quella di far cadere il governo, ma di restare – pur non votando il dl aiuti – in attesa delle risposte al documento presentato mercoledì scorso.

    A quanto apprende l’Adnkronos, la telefonata tra il leader del M5S e il premier Draghi sarebbe stata nel merito delle richieste avanzate al presidente del Consiglio dal leader dei 5 Stelle, nella lettera consegnata la settimana scorsa e incentrata su 9 punti.

    Punti che, come sostenuto dall’ex numero uno della Bce in conferenza stampa, coinciderebbero in larga parte con l’agenda di governo: un esempio su tutti – che Draghi avrebbe richiamato nel corso della telefonata -, il provvedimento di supporto a lavoratori e imprese annunciato ieri dal governo nell’incontro con le parti sociali.

    Dal confronto tra i due, nato da un’iniziativa di Conte, il tentativo di cercare uno spiraglio, per evitare che il mancato voto di fiducia al dl aiuti – caldeggiato dai senatori pentastellati – possa innescare una crisi di governo.

    La cronaca della giornata ha visto intanto il M5S perdere un altro deputato. Francesco Berti è passato a Italia per il Futuro, la formazione politica capitanata dal ministro Luigi Di Maio.