LANCIANO (CH) – Un macabro giallo estivo si è aperto ieri a Lanciano, in provincia di Chieti. E’ infatti scattato il fermo per un 70enne, vigile del fuoco in pensione, di Lanciano (Ch), accusato dell’omicidio della moglie, 60 anni, collaboratrice scolastica. Il fatto si è consumato in una villa di Lanciano, tra le mura domestiche. La donna, ieri, intorno all’ora di pranzo, è stata trovata senza vita nella propria abitazione in periferia. “Si è impiccata in garage”: dice il marito in una telefonata ai carabinieri, che arriva intorno all’ora di pranzo. Però la sua versione non convince gli investigatori, che subito hanno sospetti. E la casa, soprattutto il garage dove si è consumata la tragedia, viene passata al setaccio dai militari del Reparto investigazioni scientifiche. Arrivano anche il medico legale, Cristan D’Ovidio, e il pm Serena Rossi. E dopo tante ore la salma viene portata via, all’ospedale di Chieti, per l’autopsia. Per il marito, invece, trattenuto in caserma, scatta il fermo per omicidio. Una vicenda tutta da chiarire, ma dai risvolti oscuri, dato che, soprattutto negli ultimi tempi, la donna veniva maltrattata e picchiata e che, per questo, a un certo momento, era pure andata via da casa. “Lui la comandava e si comportava da padre padrone ed era gelosissimo di lei”, racconta un parente.
