(Adnkronos) – “Deve essere data maggiore attenzione non solo ai percorsi di cura, ma anche alla prevenzione in tutti i setting della cronicità, in modo da garantire ai cittadini un guadagno in termini di salute e un risparmio sui costi di cura a carico del sistema Paese”. Così Fabio Landazabal, presidente e amministratore delegato di Gsk in Italia, intervenendo alla settima edizione di ‘Long-term care – Stati generali dell’assistenza a lungo termine’, promossi da Italia Longeva e dedicati al tema ‘Pnrr al via: verso l’attuazione dei nuovi modelli di presa in carico del paziente anziano cronico, la riorganizzazione e l’integrazione del suo percorso assistenziale’.
“L’attuazione del Pnrr riguarda tanti ambiti – osserva Landazabal – Io mi vorrei fermare su cosa dovrebbe cambiare per migliorare la prevenzione vaccinale per i pazienti cronici che per diversi fattori sono anche i più fragili e quelli su cui la vaccinazione ha un impatto importante in termini di tempi e qualità di vita. Tutti sappiamo che atti di programmazione e norme non bastano per cambiare e migliorare l’attuale struttura – sottolinea – Serve un salto culturale e organizzativo per garantire a una popolazione sempre più anziana e con sempre maggiori comorbidità una presa in carico in modo olistico”.
“Per realizzare questa visione di medicina di prevenzione – prosegue – dobbiamo ridare priorità alle risorse disponibili per la vaccinazione. Ad oggi le risorse disponibili per il Piano nazionale di immunizzazione dell’adulto sono minori del 0,5% della spesa sanitaria nazionale, con una copertura molto lontana dagli obiettivi previsti dai Lea per influenza, polmonite e Herpes zoster. Questa è chiaramente la fotografia di un sistema di salute incentrato sulla cura e non sulla prevenzione”.
“Abbiamo bisogno di prevedere un sistematico processo, digitalizzato, per inserire nei Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (Pdta) i calendari vaccinali già ottimizzati – aggiunge Landazabal – con il coinvolgimento dei team cross funzionali dei professionisti del sistema sanitario: dal medico di medicina generale allo specialista, dal farmacista all’infermiere. Per raggiungere questo obbiettivo, riteniamo sia importante sviluppare una partnership virtuosa tra pubblico e privato e noi come azienda e come comparto siamo pronti. In tal senso, gli investimenti previsti nel Pnrr possono certamente spingere e accelerarne la realizzazione”.
In quest’ottica, Gsk è pronta a fare la sua parte, puntando sulla ricerca in prevenzione e sul nostro Paese: “Stiamo investendo in Italia 300 milioni di euro nei nostri stabilimenti di Siena, Rosia e Parma – evidenzia il presidente e Ad – e voglio condividere con voi quanto mi senta orgoglioso di essere parte di Gsk, perché noi abbiamo un centro di ricerca e sviluppo per trovare vaccini, che è punto di riferimento a livello globale per la nostra azienda. Questo è un asset per l’Italia e il Pnrr ci dà una grande opportunità per ottenere nuova tecnologia e innovazioni, in grado di trasformare il sistema sanitario non solo dell’Italia, ma anche a livello globale”.