GAETA – La zona franca come chiave di volta per il salto di qualità definitivo dei porti laziali. “La Zls può rendere i nostri tre principali porti e le aree retroportuali più attrattivi e competitivi, ma serve un deciso passo in avanti, sia sulla sua istituzione definitiva, che sulla sua integrazione con gli altri strumenti, tra cui le semplificazioni doganali e la nuova Carta degli aiuti di stato a finalità regionale”. Così Cristiano Dionisi, Presidente Unindustria Civitavecchia, nel suo intervento di ieri a Gaeta all’incontro ZLS, “Zona franca e depositi doganali: opportunità di sviluppo per il territorio”, organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale del Lazio. “Siamo di fronte ad una fase di transizione che può rappresentare un’occasione unica per la nostra regione e in maniera particolare per i nostri porti. Diventa perciò sempre più urgente non aspettare oltre e portare a compimento sia i progetti di semplificazione che le grandi infrastrutture. Mi riferisco in modo particolari alla Roma-Latina, alla Orte-Civitavecchia, alala Frosinone-Latina e alla Gaeta-Formia-Cassino che collegano i porti ai raccordi autostradali, alle zone industriali e alle aree interne. Con la messa a terra di queste opere il Lazio diventerebbe una delle regioni più competitive e attrattive d’Europa”.
Economia e Lavoro, Porto
29 Luglio 2022
Porti, Dionisi (Unindustria): “La Zls sarà decisiva per gli scali del Lazio”