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    13 Agosto 2022
    (Adnkronos) - La Direzione del Pd si è aperta con un lungo applauso a Sergio Mattarella. E' stato il segretario Enrico Letta a chiedere "un tributo" per il presidente della Repubblica. "Quella del 25 settembre - ha detto il leader dem - ...
    Elezioni 2022, Letta: “Errore drammatico destra su Mattarella” – Video
    (Adnkronos) - La Direzione del Pd si è aperta con un lungo applauso a Sergio Mattarella. E' stato il segretario Enrico Letta a chiedere "un tributo" per il presidente della Repubblica. "Quella del 25 settembre - ha detto il leader dem - ...

    (Adnkronos) – La Direzione del Pd si è aperta con un lungo applauso a Sergio Mattarella. E’ stato il segretario Enrico Letta a chiedere “un tributo” per il presidente della Repubblica. “Quella del 25 settembre – ha detto il leader dem – è una scelta storica, o si sta da una parte o dall’altra”.

    “L’Italia non torna indietro, ci crediamo, vogliono far tornare indietro l’Italia ma noi non lo permetteremo”, sottolinea, aggiungendo: “Aver voluto mettere dentro il fuoco della campagna elettorale il Quirinale è un errore drammatico che la destra ha fatto, che Berlusconi ha fatto”. E ancora: “Nel congresso di Napoli del Msi si proponeva il presidenzialismo come viene proposto oggi da FdI e da Berlusconi”. “I nostri contendenti – ha continuato – vanno di scimitarra, fregandosene della compatibilità tematica, programmatica e di coperture. Nemmeno l’intero debito pubblico italiano può essere sufficiente per coprire i costi del programma della destra”.

    Per Letta, “la fretta della destra di impossessarsi del potere, della scalata al potere, ha fatto sì che si sia passati sopra a vincoli, tempi, attenzioni che rendono la politica non solo una battuta in Tv o tweet ma qualcosa di più complesso e importante”.

    “I video spagnoli della Meloni – attacca ancora – raccontano un’idea dei diritti delle persone, dell’organizzazione della società e tra le persone che rappresenta quel messaggio, l’Italia torna indietro”. “I video in tre lingue della Meloni – rimarca – sono un tentativo di nascondere tante verità, di cancellare mesi, anni di scelte al Parlamento europeo, in sede europea, su tutte le scelte europee che sono state sempre scelte contro l’Europa e la solidarietà dell’Europa verso l’Italia”.

    “Meloni – continua Letta – dice che la stampa è insufflata e dice cose non vere su di lei. La dice lunga e non è una novità, è una cosa tipica della destra in cui il capro espiatorio e il vittimismo sono caratteristiche tipiche. Normalmente sono la grande finanza internazionale, l’establishment e poi la stampa internazionale”.

    “Non è diverso da quello che fa Orban costantemente, racconta una cospirazione contro gli ungheresi additando i corrispondenti della stampa internazionale come colpevoli, indicando persone fisiche fuori dal Paese come responsabili delle difficoltà nelle quali si trovano – ha spiegato il segretario del Pd -. Noi non faremo sì che l’Italia diventi come l’Ungheria di Orban e che l’Italia faccia passi indietro”.

    “Entro domai alle 16 vanno presentati simbolo e programma elettorale, vogliamo rispettare la scadenza anche politicamente bene”, ha spiegato Letta. “Domani presentiamo programma e contrassegno. C’è bisogno di qualche tempo ancora per far sì che tutti i dettagli siano verificati e visti. Non possiamo essere accusati di fare le cose alla carlona come il centrodestra”, ha sottolineato il segretario del Pd. La Direzione sulle liste, invece, “sarà lunedì mattina, alle 11, saremo i primi. Da martedì saranno operativi tutti i meccanismi con cui si cercherà di fare sì che la burocrazia sia in grado di operare”.

    “Avremmo potuto presentare tre paginette di programma finto insieme al simbolo e poi prenderci del tempo. Ma abbiamo fatto un lavoro diviso in due parti, perché se oggi buttassimo tutte le nostre proposte insieme sarebbe un disastro”, ha sottolineato. “Abbiamo deciso di fare in modo diverso. Lavoreremo con un tema al giorno, una proposta al giorno. Gli altri hanno una potenza di fuco, soldi, media che noi non abbiamo. Ma noi abbiamo una agenda e 100mila volontari”, ha spiegato il segretario del Pd.

    “Quello che faremo in bus elettrico è il viaggio nel modo più sostenibile possibile, un modo per mettere il dito nella piaga dei nostri problemi. Le tappe saranno scandite dalla colonnine di ricarica, non dalla nostra voglia di andare a Pisa o a Livorno. In ogni altro Paese europeo sarebbe possibile. Tutto questo ha senso se se ne parla, se diventa un messaggio”, ha poi spiegato sulla campagna elettorale.