ROMA – Contattavano al telefono le loro vittime, sapientemente scelte in base alla loro età, e le truffavano spacciandosi per carabinieri. Così oggi, su disposizione del tribunale di Civitavecchia, i carabinieri di Bracciano hanno arrestato un 34enne e una 50enne, entrambi di origine campana, accusati di avere messo a segno ben cinque truffe. I fatti contestati dall’Autorità giudiziaria sono avvenuti tra maggio e luglio di quest’anno nei comuni di Manziana, Anguillara Sabazia, Grottaferrata, ma anche fuori regione e in particolare a Lugo (in provincia di Ravenna) e ad Asola (in provincia di Mantova). In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, le vittime venivano contattate al telefono dai due che, spacciandosi per carabinieri, riferivano di un grave incidente stradale in cui il figlio (o la figlia) avevano cagionato gravi lesioni alla controparte; una volta rassicurata la vittima sulle condizioni di salute del congiunto che tuttavia, trovandosi in ospedale, non avrebbe potuto contattarla direttamente, i malviventi asserivano che se non avesse immediatamente corrisposto una cospicua somma di denaro, le conseguenze legali sarebbero potute essere molto gravi. Carpita dunque la fiducia dell’interlocutore, il cui unico pensiero in quei momenti non poteva che essere di agevolare in ogni modo possibile la soluzione del problema, il “finto carabiniere” concordava un incontro con la vittima, per il ritiro del denaro, al quale avrebbe provveduto un fantomatico avvocato, impersonato sempre dall’uomo. Così mentre la donna faceva “da palo” attendendo in macchina, l’uomo si recava presso l’abitazione dell’anziano caduto nella trappola, facendosi consegnare tutto il denaro contante prontamente disponibile (somme tra i 300 e i 3000 euro) e in alcuni casi anche gioielli di valore (orecchini, bracciali, anelli e fedi). Per i due è stata disposta la misura dei domiciliari.
Cronaca
18 Agosto 2022
Bracciano, si fingono carabinieri per truffare gli anziani: arrestati