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    21 Agosto 2022
    (Adnkronos) - Ancora nessuna fumata bianca nel centrodestra sulle liste elettorali. Mancano all'appello sempre Fi, FdI e centristi di 'Noi moderati', sia sui collegi uninominali che su quelli proporzionali. L'unica a chiudere sui maggioritari la ...
    Elezioni 2022, Forza Italia ancora in subbuglio per le liste
    (Adnkronos) - Ancora nessuna fumata bianca nel centrodestra sulle liste elettorali. Mancano all'appello sempre Fi, FdI e centristi di 'Noi moderati', sia sui collegi uninominali che su quelli proporzionali. L'unica a chiudere sui maggioritari la ...

    (Adnkronos) – Ancora nessuna fumata bianca nel centrodestra sulle liste elettorali. Mancano all’appello sempre Fi, FdI e centristi di ‘Noi moderati’, sia sui collegi uninominali che su quelli proporzionali. L’unica a chiudere sui maggioritari la Lega. Continuano a singhiozzi le trattative in casa azzurra tra veleni e malumori diffusi, per le probabili esclusioni di molti parlamentari, anche della vecchia guardia.

    I tempi, dunque, riferiscono, potrebbero allungarsi per il deposito della griglia dei nomi, previsto entro le 20 di domani. C’è chi scommette, infatti, che ci vorrà un’altra notte di contrattazioni, e questa potrebbe essere davvero dei lunghi coltelli, per uscire dallo stallo attuale. Secondo gli ultimi boatos è più facile che si trovi una quadra.

    I maldipancia, raccontano, si registrerebbero non solo in Veneto e Basilicata dove continua a tenere banco il caso Casellati-Bernini, ma anche nel Lazio e in Sicilia. Ci sarebbero, quindi, ancora vari nodi da sciogliere. Basta una casella a far saltare tutto il resto. A creare difficoltà ci sarebbe sempre l’incrocio uomo-donna. Ma il vero problema di questa tornata, più che mai penalizzata dal taglio dei parlamentari, almeno tra gli azzurri, è quello dei ‘catapultati’, ovvero quei deputati e senatori in cerca di un ‘posto al sole’ lontano dal proprio territorio elettorale.

    L’ultima grana, raccontano, sarebbe scoppiata in Sicilia: dove, sarebbero previsti vari ‘paracadutati’, appunto, in seggi considerati sicuri (visto che i sondaggi nell’isola sono favorevoli per il partito e la coalizione), a discapito di candidati locali, uscenti o meno.

    Malgrado i sondaggi positivi, i seggi blindati sono pochi rispetto agli aspiranti. A Catania, per esempio, la ‘base’ sarebbe in rivolta perché a rischio ci sarebbe la candidatura di Marco Falcone. Con una nota diffusa in queste ore i sindaci e gli amministratori hanno chiesto al commissario regionale Gianfranco Miccichè e a Silvio Berlusconi di occuparsi del caso.