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    5 Settembre 2022
    (Adnkronos) - "Noi siamo state sempre leali ma non siamo serve". Così a Sky Tg24 Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le Autonomie ed esponente di Azione, replica a Marta Fascina, deputata azzurra e compagna di Silvio ...
    Elezioni 2022, Gelmini a Fascina: “Sempre leali, ma non siamo serve”
    (Adnkronos) - "Noi siamo state sempre leali ma non siamo serve". Così a Sky Tg24 Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le Autonomie ed esponente di Azione, replica a Marta Fascina, deputata azzurra e compagna di Silvio ...

    (Adnkronos) – “Noi siamo state sempre leali ma non siamo serve”. Così a Sky Tg24 Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le Autonomie ed esponente di Azione, replica a Marta Fascina, deputata azzurra e compagna di Silvio Berlusconi.

    “Siamo donne libere e di fronte alla caduta del governo Draghi e a una deriva sovranista e populista che Forza Italia ha intrapreso e che è sotto gli occhi di tutti, io e Mara Carfagna, come tanti altri parlamentari ed esponenti del territorio, abbiamo fatto la scelta di non concorrere e di non condividere quella responsabilità”, ha sottolineato.

    “Non rinnego nulla di quello che è stato in Forza Italia ma non mi riconosco nell’ultima stagione di questo partito perché c’è stata una deriva a destra, uno sbilanciamento del baricentro a destra lontano da una ricetta liberale da un posizionamento moderato e popolare che erano le caratteristiche di Forza Italia – ha aggiunto Gelmini – Ho intrapreso un percorso in Azione perché ritengo che Carlo Calenda abbia avuto il coraggio di sostenere il governo Draghi anche nelle partite più difficili e in Azione si può costruire, anzi ricostruire, quella casa dei liberali, dei popolari e dei riformisti che ora manca in Italia”.

    Fascina

    Alla domanda sugli addii a Fi da parte di figure come Gelmini, Carfagna, Brunetta, Fascina in un’intervista a ‘Libero’ ha detto: “Sono stata la prima firmataria, in questa legislatura, di una proposta di legge di revisione costituzionale finalizzata a impedire i cambi di casacca parlamentari. Chi è eletto sotto le insegne di un partito e poi, per ragioni più o meno comprensibili, decide di cambiare idea, deve avere il coraggio di dimettersi e di lasciare il Parlamento. Non è possibile assistere a fenomeni di transumanza che altro non fanno che ingrossare il solco che divide elettori ed eletti incidendo negativamente anche sulla fiducia nei confronti della politica. Mi lasci dire che i personaggi da lei richiamati hanno per anni ricevuto prebende e incarichi apicali nel partito e nelle istituzioni grazie al presidente Berlusconi e ciononostante, oltre all’incoerenza e al tradimento del patto elettorale, hanno manifestato anche una grave irriconoscenza umana e politica nei confronti di chi li ha politicamente creati. Queste persone oggi sono candidate con partiti guidati da ex segretari del Pd o europarlamentari eletti sotto le insegne del Pd. Dunque ogni voto dato loro è un voto regalato alla sinistra”.