(Adnkronos) – Chi difende il reddito di cittadinanza dovrebbe votare il M5S o Luigi Di Maio, che da leader del Movimento guidò la battaglia per introdurlo? “Di Maio ha percentuali molto basse, non ha molto senso votarlo…”. Così il leader del M5S, Giuseppe Conte, ospite di TeleLombardia. “Soprattutto ha abiurato a tutte le battaglie M5S, ha rinnegato tutto il passato, sarebbe come votare un fuordopera”.
DUE MANDATI – “Fico, Taverna, Bonafede, Toninelli non ci mancheranno perché ci aiuteranno” spiega Conte. “La regola della turnazione andrebbe adottata da tutte le forze politiche, per non diventare mestieranti della politica, per non finire attaccati alla poltrona” sottolinea, assicurando che, dopo due mandati in Parlamento, anche lui non si ricandiderà.
UCRAINA-RUSSIA – “La pace va costruita, nessuno ci dica Putin non la vuole. La pace va costruita giorno dopo giorno” ricorda. “Sulle sanzioni alla Russia abbiamo detto subito assolutamente sì, io ero anche per un inasprimento ma ero anche consapevole che ci avrebbero fatto male. Ancora oggi, che non si stanno rivelando molto efficaci su Putin perché si pensava a mettere in ginocchio l’economia russa e non sta avvenendo, dico che andavano prese e vanno mantenute”. “Chi mi definisce filoputiano mi diffama” puntualizza.
TRUMP – L’endorsement di Donald Trump? “Qui c’è da mettersi d’accordo, o sono filoputiniano o sono filostatunitense” e le parole dell’ex inquilino della Casa Bianca diventano “la prova che quelle contro di me sono mistificazioni. Dirò una cosa apparentemente ovvia, ma io ho sempre difeso l’interesse nazionale, l’ho fatto da premier e così continuerò a fare da presidente del M5S. Io da presidente del Consiglio ho lavorato con Trump, abbiamo lavorato anche con Putin, ma sempre tutelando l’interesse nazionale e senza mai mettere in discussione la nostra appartenenza euroatlantica”.
Un’intervista in cui l’ex premier annuncia di aver dato mandato ai suoi legali contro chi, in un articolo pubblicato oggi su Repubblica proprio sulle parole in suo favore dell’ex presidente statunitense, “fa illazioni sul caso Barr: chi lo ha scritto ne risponderà davanti ai giudici. Io dalla stampa sono stato più volte dileggiato e bullizzato – dice ancora Conte -, ma se qualcuno si permette di dire che io non ho difeso e tutelato l’interesse nazionale, allora sarà chiamato a risponderne nelle sedi opportune, tanto più che anche il Copasir ha certificato la mia estrema correttezza” sulla vicenda che ha visto coinvolto l’ex segretario alla Giustizia statunitense.