REGIONE LAZIO – Alcuni sindaci dell’ATO 1, l’ambito di gestione territoriale del servizio idrico in provincia di Viterbo, gestito da Talete SPA, dopo che, sul paventato iter di privatizzazione, sono stati messi in piedi ricorsi, hanno cominciato a scalpitare per unirsi all’ATO 2 gestito da ACEA Ato 2. Ma lo sanno quello che fanno? Unirsi all’ATO 2 significa gettare un Bene Comune prezioso come l’ACQUA nelle braccia di ACEA ATO 2, la figlia della ben nota multinazionale.SI! Avete capito bene si tratta proprio di quella ACEA ATO 2 la cui gestione si è ormai rivelata più che disastrosa.Quella stessa ACEA ATO 2 che ha depauperato il Lago di Bracciano abbassandone il livello di più di due metri, per cui è in corso un procedimento giudiziario per “Disastro ambientale aggravato” e per il quale i vertici della società, presenti nel 2017, sono stati rinviati a giudizio. Un lago che a distanza di cinque anni non è ancora tornato ai livelli normali!!Quella stessa ACEA ATO 2 che, nonostante il Lazio sia la regione d’Europa con maggior disponibilità di acqua di qualità, ha sperperato diversi milioni di euro per i potabilizzatori del Tevere, progettati a due passi dal Raccordo Anulare per ricavare un’acqua in cui persistono agenti inquinanti!!Quella stessa ACEA ATO 2 che ha progettato il raddoppio del Peschiera per mettere in secca il Velino e che ha depauperato le sorgenti dell’Aniene. Quella che, nonostante vent’anni e più di proteste, non ha fatto manutenzione agli acquedotti arrivando, con vero e proprio sfregio, a buttare per strada la metà dell’acqua che sottraeva agli ecosistemi vitali facendone pagare le spese ai cittadini. Di fronte a tali fatti, più che noti, una richiesta simile non che può avere una ragione: chiedere l’ATO Unico, fare un palese favore ad un’azienda inadatta a gestire il servizio idrico e mettere una pietra tombale sulla Legge d’iniziativa popolare 5/2014 “Tutela, Governo e Gestione Pubblica delle Acque” che si basa su una naturale e razionale gestione relativa all’ambito del singolo bacino idrografico e quindi su una gestione relativa ai singolo fiumi e laghi del Lazio. Per questo il Coordinamento Regionale Acqua Pubblica del Lazio ha chiesto un incontro urgente con Zingaretti, e gli Assessori Alessandri e Lombardi, al fine di scongiurare tale evento palesemente in contrasto con la Legge 5/2014, proprio in un momento in cui, con la sua candidatura alle Politiche, potremmo trovarci ad avere elezioni anticipate.
Coordinamento Regionale Acqua Pubblica del Lazio