(Adnkronos) – L’Unione europea ritiene che ci siano azioni di sabotaggio come probabile causa dei danni subìti dai gasdotti Nord Stream 1 e 2 e minacciando ‘forti’ contromisure. Lo annuncia in una nota il responsabile della politica estera dell’UE Josep Borrell, spiegando che l’Unione “è profondamente preoccupata per i danni ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 che hanno provocato perdite nelle acque internazionali del Mar Baltico”.
“Questi incidenti non sono una coincidenza e ci riguardano tutti” osserva il politico spagnolo spiegando che tutte le informazioni disponibili indicherebbero atti deliberati all’origine delle fughe di gas dai condotti. “Sosterremo qualsiasi indagine volta a ottenere piena chiarezza su ciò che è accaduto e perché, e adotteremo ulteriori misure per aumentare la nostra resilienza nella sicurezza energetica”, ha affermato Borrell definendo inaccettabile qualsiasi interruzione deliberata delle infrastrutture energetiche europee, azione che sarebbe accolta da una “risposta forte e compatta”.
Negli ultimi giorni sono state rilevate tre perdite nei gasdotti che trasportano il gas dalla Russia all’Europa attraverso il Mar Baltico, nelle zone economiche esclusive della Danimarca e della Svezia al largo dell’isola di Bornholm.
“Referendum illegali e risultati falsificati”, ha poi aggiubnto su twitter Borrell. Secondo l’alto rappresentante della Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, si tratta di “una violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, fra le altre violazioni sistematiche dei diritti umani. Lodiamo il coraggio degli ucraini – ha scritto ancora – che continuano a opporsi e resistere all’invasione russa”.
Borrel ha poi parlato, in un altro tweet, del sospetto sabotaggio degli oleodotti Nord Stream, promettendo nuovamente “una risposta solida e unita” dalla Ue agli attacchi alle infrastrutture energetiche: “I danni a Nord Stream 1 e 2 non sono una coincidenza e riguardano tutti noi – ha affermato -. Tutte le informazioni disponibili indicano che le perdite sono il risultato di un atto deliberato. La distruzione delle infrastrutture energetiche europee è assolutamente inaccettabile e incontrerà una risposta forte e unita”.