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    28 Settembre 2022
    (Adnkronos) - Il referendum sull'annessione indetto dai russi nei territori occupati in Ucraina è una "farsa" e "non cambierà nulla" per Kiev. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio della notte ...
    Ucraina, Zelensky: “Referendum farsa, liberiamo nostra terra”
    (Adnkronos) - Il referendum sull'annessione indetto dai russi nei territori occupati in Ucraina è una "farsa" e "non cambierà nulla" per Kiev. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio della notte ...

    (Adnkronos) – Il referendum sull’annessione indetto dai russi nei territori occupati in Ucraina è una “farsa” e “non cambierà nulla” per Kiev. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio della notte all’indomani dei risultati del voto che – secondo Mosca – ha visto il 97% degli elettori nelle quattro regioni dell’Ucraina orientale controllate dalle forze russe favorevole all’annessione.

    “Qualsiasi azione criminale della Russia non cambierà nulla per l’Ucraina – ha sottolineato il leader di Kiev -. Riconosciamo la Carta delle Nazioni Unite, riconosciamo i principi di base della convivenza dei popoli e continueremo ad agire per proteggere la vita normale in Ucraina, in Europa e nel mondo. Agiremo – assicura Zelensky – per proteggere il nostro popolo sia nella regione di Kherson, sia nella regione di Zaporizhia, sia nel Donbass che nelle aree attualmente occupate della regione di Kharkiv e in Crimea. Questa farsa avvenuta nei territori occupati non può nemmeno essere definita un’imitazione di referendum”. Quanto alle notizie dal fronte, aggiunge, “stiamo andando avanti e liberando la nostra terra”.

    “Lo show propagandistico che chiamano referendum nei territori temporaneamente occupati” equivale ad “un altro crimine russo”, ha poi dichiarato oggi il ministero degli Esteri ucraino per il quale il voto “è nullo e senza valore”.

    “Costringere la gente in quei territori con la canna del fucile a riempire i fogli è un altro crimine russo compiuto nel quadro dell’aggressione contro l’Ucraina. Tali azioni violano gravemente la Costituzione e le leggi dell’Ucraina così come le norme del diritto internazionale e gli obblighi interni della Russia”. “Questa performance – prosegue – non ha nulla a che fare con l’espressione della volontà e non ha alcuna implicazione per il sistema amministrativo-territoriale dell’Ucraina e per i confini internazionalmente riconosciuti. L’Ucraina e la comunità internazionale condannano tali azioni della Russia e le considerano nulle e senza valore”

    “Le regioni di Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson, come la Crimea ucraina – prosegue – rimangono territori sovrani dell’Ucraina. L’Ucraina ha tutto il diritto di ripristinare la sua integrità territoriale con mezzi militari e diplomatici e continuerà a liberare i territori temporaneamente occupati. L’Ucraina non accetterà mai alcun ultimatum russo”.

    La dichiarazione termina invitando “l’UE, la Nato e il G7 ad incrementare immediatamente e in modo significativo la pressione sulla Russia, anche imponendo nuove severe sanzioni, e ad aumentare in modo significativo il loro aiuto militare all’Ucraina”.

    Esulta invece per l’esito dei referendum Vyacheslav Volodin, presidente della Duma di Mosca: secondo quanto riporta la Tass citando il suo account Telegram, Volodin considera che “la decisione adottata salverà milioni di persone dal genocidio”. Postando uno schema dei risultati del voto – contestato globalmente – diffusi dalle autorità locali – risultati favorevoli in percentuali elevatissime all’adesione alla Russia – Volodin commenta: “questo ci dà l’opportunità di fare insieme dei piani per il futuro”.

    Sui referendum, nella serata di ieri era intervenuto anche Antony Blinken, rispondendo ad una domanda durante una conferenza stampa: “Gli ucraini – ha spiegato – continueranno ad usare le armi fornite dagli Stati Uniti per riprendere i territori occupati dai russi, comprese le regioni che presto saranno annesse alla Russia”.

    “Sono stato chiaro nel dire che l’Ucraina ha assolutamente il diritto di difendersi in tutto il suo territorio, anche riprendendo le aree che sono state illegalmente occupate in un modo o in un altro dalla Russia”, ha affermato il segretario di Stato, ribadendo che gli Usa non riconosceranno “mai” i referendum farsa nelle quattro zone occupare in Ucraina sulla base dei quali Vladimir Putin potrà proclamare nei prossimi giorni l’annessione.

    “Dal momento che non vi sono assolutamente cambiamenti nei territori che sono per essere annessi alla Russia, per quanto riguarda noi o gli ucraini, gli ucraini continueranno a fare quello che devono fare per riprendere la terra che gli è stata tolta e noi continueremo a sostenere questo sforzo”, ha concluso Blinken ricordando che Washington “imporrà presto costi aggiuntivi alla Russia per le annessioni”.

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