(Adnkronos) – I leader dei 27 Paesi della Ue “condannano le annessioni illegali” alla Russia delle quattro regioni occupate ucraine e affermano che “non le riconosceranno mai”. E’ quanto si legge in una nota del Consiglio europeo a nome dei 27 paesi dopo la firma dei trattati con cui il presidente russo Vladimir Putin formalizza l’annessione di 4 regioni sottratte all’Ucraina.
“Respingiamo e condanniamo con forza ed in modo inequivocabile l’annessione illegale da parte della Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson”, esordisce la dichiarazione, affermando che la Russia “sta mettendo la sicurezza globale a rischio, minando volontariamente l’ordine internazionale basato sulle regole e violando in modo flagrante i diritti fondamenti dell’Ucraina all’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale”.
“Non riconosciamo e non riconosceremo mai i referendum illegali che la Russia ha congegnato come pretesto per le sue ulteriori violazioni in Ucraina – aggiungono i leader dei 27 – né i loro risultati falsificati ed illegali. Noi non riconosceremo mai questa annessione illegale – ribadiscono – queste decisioni sono nulle e non possono produrre nessun effetto legale”. “Crimea, Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk sono ucraine”, affermano, aggiungendo anche la regione annessa nel 2014.
Viene poi ribadito il sostegno della Ue “all’Ucraina ed il suo popolo” che “esercitano il legittimo diritto a difendersi dall’aggressione russa e riprendersi il pieno controllo dei suoi territori, insieme al diritto di liberare i territori occupati all’interno dei suoi confini”. Stigmatizzate infine “le minacce nucleari del Cremlino, la mobilitazione e la strategia di presentare falsamente territori come Ucraina per sostenere un attacco alla Russia”. Questo “non smuove la nostra determinazione”, concludono ricordando che “rafforzeremo le nostre misure restrittive per contrastare le azioni illegali della Russia”.
“L’annessione illegale proclamata da Putin non cambierà nulla”, twitta Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. “Tutti i territori occupati illegalmente dagli invasori russi sono terra ucraina e saranno sempre parte di questa nazione sovrana”, aggiunge.