(Adnkronos) – Ha fatto registrare il miglior risultato in assoluto, in termini di performance qualitative ottenute dagli avvisi promossi dal fondo, l’avviso 1/2022 di Fondirigenti – il fondo interprofessionale per la formazione manageriale di Confindustria e Federmanager – dedicato alla ‘transizione resiliente’. L’avviso, presentato nello scorso mese di maggio, ha avuto l’obiettivo di rafforzare le competenze manageriali necessarie per affrontare le grandi transizioni in atto, puntando su cinque asset strategici: sostenibilità ambientale e sociale; transizione digitale; gestione dei rischi e delle crisi; competenze per il cambiamento; competenze dei giovani leader.
Di fronte ad un quadro di crescente incertezza, 6 imprese su 10 puntano a rafforzare le competenze del proprio management nella gestione del cambiamento, nella definizione di nuovi processi e modelli organizzativi, nell’affrontare con strumenti innovativi le situazioni di crisi. Quanto ai driver del cambiamento, la sostenibilità e la digitalizzazione si confermano al centro delle politiche aziendali, con percorsi destinati a formare manager in grado di supportare le strategie di trasformazione dei processi in un’ottica ‘green’ e digital, specie con riferimento alle dinamiche ambientali e delle forniture rispetto alla crisi energetica, mediante l’utilizzo dei dati in azienda ed una attenzione crescente alla cybersicurezza.
L’avviso ha consentito di coinvolgere in percorsi di crescita anche territori e imprese con maggiori ritardi in termini di managerializzazione. Emilia Romagna, Veneto e Lombardia si confermano le best performer in termini di piani approvati, ma le regioni del Mezzogiorno fanno registrare positive performance in termini di valutazione così come le piccole imprese, che hanno particolarmente apprezzato la possibilità offerta dell’avviso di aggregarsi per far fronte alle comuni esigenze formative.
“La fotografia dei piani presentati – spiega il direttore generale Massimo Sabatini – evidenza un percorso di innalzamento della qualità delle proposte che si è costruito negli anni, grazie anche alla costante azione di promozione e assistenza di Fondirigenti i piani sono migliorati in termini di contenuti e personalizzazione, con temi non convenzionali e soluzioni coerenti con il contesto aziendale, e in grado di contribuire efficacemente alla crescita della competitività”.
L’85% delle proposte ha, infatti, ottenuto un punteggio di idoneità raggiungendo la soglia di ammissibilità, tanto da far deliberare al cda del Fondo un incremento dello stanziamento dagli iniziali 7 milioni fino a quasi 10 milioni di euro (9.969.827,70 euro). “Proprio per premiare l’alta qualità degli interventi – sottolinea il presidente di Fondirigenti, Carlo Poledrini – abbiamo deciso di aumentare la dotazione finanziaria dell’avviso. Questi risultati sono segno della crescente attenzione delle imprese alla crescita del capitale manageriale, che si conferma uno dei principali fattori abilitanti di competitività e sviluppo”.
Le competenze per il cambiamento sono molto richieste dalle aziende. Il focus è rappresentato dalla diffusione di una cultura aziendale orientata ai risultati, volta alla flessibilità e al potenziamento di nuove competenze e soft skills, con tre key words che ricorrono nei piani formativi: leadership, change management e agile working. Le iniziative sono orientate all’acquisizione di competenze per gestire gli eventi inaspettati e/o supportare cambiamenti di tipo organizzativo, tecnologico o di riposizionamento sul mercato. Particolare attenzione è dedicata al tema dello smart working e alle capacità dei manager di esercitare la propria leadership digitale, motivare il team da remoto, valorizzare le performance, riconoscere e promuovere il benessere delle persone come elemento chiave della crescita dell’organizzazione.
La sostenibilità si conferma in primo piano tra le aree prescelte, con percorsi volti a rafforzare le capacità dei dirigenti nel governare la transizione nei mutati contesti geopolitici. Particolare attenzione al tema della diversity & inclusion, alla ricerca di nuove soluzioni di sostenibilità sociale capaci di promuovere la parità di genere e l’empowerment femminile. L’area della transizione digitale si è articolata in due macro ambiti di intervento: da un lato l’efficientamento e l’innovazione dei processi produttivi per migliorare il posizionamento sul mercato, dall’altro il governo dei dati per guidare le scelte aziendali. Big data, business intelligence e business analytics sono i focus formativi più richiesti.
Quanto alla gestione dei rischi e delle crisi, l’avviso ha previsto diversi ambiti, relativi alla crisi energetica, finanziaria, della supply chain e della cybersicurezza. I piani formativi si sono suddivisi tra la gestione della catena di fornitura, il presidio della sicurezza informatica, il controllo strategico di impresa e la gestione dei processi di efficientamento energetico.
Infine, un’area di interesse emergente dalle aziende, che rappresenta una novità per il Fondo, è quella delle competenze dei giovani leader, con interventi mirati per la definizione di piani di carriera e l’introduzione di sistemi valutativi e premianti, segno che la valorizzazione e crescita dei giovani talenti è considerata prioritaria dalle imprese. I piani comprendono anche il rafforzamento delle competenze dei manager senior nel favorire la presenza dei giovani talenti in azienda. Partiranno nei prossimi giorni le attività formative degli interventi approvati su tutto il territorio nazionale. La graduatoria e le linee guida per la gestione dei Piani formativi sono disponibili sul sito del Fondo (www.fondirigenti.it).