logo
    Salute
    5 Ottobre 2022
    (Adnkronos) - In occasione della seconda Giornata nazionale per il tumore al seno metastatico, che si celebra il 13 ottobre, Europa Donna Italia ha presentato la nuova campagna pubblicitaria ‘Una voce per tutte’, che parte oggi e che ...
    Cancro al seno, al via la campagna ‘Una voce per tutte’ di Europa Donna
    (Adnkronos) - In occasione della seconda Giornata nazionale per il tumore al seno metastatico, che si celebra il 13 ottobre, Europa Donna Italia ha presentato la nuova campagna pubblicitaria ‘Una voce per tutte’, che parte oggi e che ...

    (Adnkronos) – In occasione della seconda Giornata nazionale per il tumore al seno metastatico, che si celebra il 13 ottobre, Europa Donna Italia ha presentato la nuova campagna pubblicitaria ‘Una voce per tutte’, che parte oggi e che è dedicata alla sensibilizzazione sulla patologia che riguarda la salute di oltre 45.000 donne in Italia. Lo comunica n una nota l’associazione.

    Anche se un numero elevato di donne convive con il tumore al seno metastatico, la patologia è ancora poco conosciuta: solo l’11% della popolazione si ritiene ben informato, secondo una ricerca realizzata da Iqvia per Europa Donna Italia. Il dato ha fatto riflettere l’associazione che ha quindi ideato una vera e propria campagna pubblicitaria multimediale per sensibilizzare su questa tematica e, soprattutto, per rendere concrete le richieste delle donne con questa patologia. La campagna pubblicitaria, infatti, è l’occasione per lanciare il Manifesto: cinque punti con le richieste di chi convive con un tumore al seno metastatico consultabile all’indirizzo web europadonna.it/manifestotsm.

    La ricerca di Iqvia – realizzata su un campione di 800 persone, rappresentativo della popolazione italiana adulta, finalizzata a fare il punto sullo stato delle conoscenze sul tumore al seno metastatico – non solo rileva che appena 1 italiano su 10 si ritiene ben informato sul tumore al seno metastatico, ma che oltre la metà non ne sa quasi nulla. Sono meno informati gli italiani over 54, gli uomini e chi non ha mai avuto esperienze in famiglia o persone vicine. Anche chi ha avuto esperienza della malattia, nel 37% dei casi, dichiara di non saperne molto.

    L’indagine è stata arricchita anche da un’analisi delle conversazioni sul web, per comprendere in profondità i temi di discussione e i bisogni dei pazienti e dei loro parenti più prossimi. Da questa ricerca emerge che c’è una bassa conoscenza su familiarità e fattori predisponenti. Solo il 20% degli italiani ha sentito parlare della mutazione genetica Brca, fattore di rischio che aumenta la possibilità di contrarre la malattia. Tutto questo malgrado il 40% degli italiani abbia avuto in famiglia, o fra le persone vicine, un’esperienza di tumore al seno e, metà di queste, un’esperienza di tumore al seno metastatico.

    “Nonostante il tumore al seno sia un’esperienza molto vicina alle persone, se ne sa ancora troppo poco – dice Isabella Cecchini, senior principal di Iqvia, responsabile del progetto- E’ fondamentale aumentare la conoscenza della malattia e delle possibilità di cura per rafforzare la prevenzione. Inoltre, è importante che le persone che affrontano con coraggio tutti i giorni la malattia siano sempre più consapevoli delle nuove possibilità di cura e possano sentirsi più ascoltate e meno sole. Sarebbe anche indispensabile che l’accesso alle visite e agli esami fosse più semplice e celere ed è fondamentale garantire supporto e servizi ai pazienti e ai caregiver”.

    “Noi ricercatori abbiamo avuto la fortuna, negli ultimi tre anni, di vedere sempre più studi che hanno dimostrato un vantaggio enorme di sopravvivenza. Quindi, supporto in pieno la richiesta di Europa Donna a costituire un database nazionale, dove la paziente possa accedere autonomamente e identificare tutti i trial clinici in corso e, che, possa avere il diritto di parteciparvi. Un trial clinico non è qualcosa d’élite, ma un diritto di ogni paziente”, commenta Giuseppe Curigliano, direttore sviluppo di nuovi farmaci per terapie innovative Istituto europeo di oncologia (Ieo).

    “La diagnosi di carcinoma metastatico della mammella – aggiunge Giampaolo Bianchini, responsabile Patologia oncologia della Mammella, dipartimento di Oncologia medica Irccs San Raffele Milano – genera un misto di emozioni, tra cui paura, ansia, preoccupazione per sé e i propri cari, incertezza e confusione. L’ascolto e la comprensione di queste emozioni e delle domande che ne derivano è fondamentale, perché ogni donna è una storia a sé. Il medico – continua – deve rassicurare la paziente spiegando l’enorme progresso in termini di ricerca e disponibilità di nuovi farmaci che ha significativamente migliorato non solo la qualità, ma anche l’aspettativa di vita. Ma questo beneficio si ottiene soltanto con le migliori cure possibili, accessibili a tutti e in tempi rapidi, nonché la possibilità di accesso a opzioni terapeutiche innovative. Questa è una richiesta delle pazienti, e un dovere dei medici”.

    A partire da oggi, 5 ottobre – spiega la nota di Europa Donna – la Campagna ‘Una voce per tutte’ viene diffusa attraverso i principali canali di comunicazione, tv, radio, cinema, stampa e affissioni, con l’obiettivo di sensibilizzare il numero più alto di persone. La particolarità della campagna, che chiede ascolto per tutte le donne affette da tumore al seno metastatico, è che le protagoniste sono pazienti, metastatiche e non, che sostengono realmente le richieste del manifesto.

    L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio di Pubblicità Progresso, è promossa da Europa Donna Italia ed altre reti associative come ANDOS, IncontraDonna, Favo Donna e Oltre il Nastro Rosa.

    “Siamo molto soddisfatte – dichiara Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia – di aver dato voce a queste donne e di permettere all’opinione pubblica di scoprire che cos’è il tumore al seno metastatico, ancora circondato da false convinzioni. Rispetto a un tempo, infatti, oggi, grazie ai progressi della medicina, per molte di loro è possibile guardare al futuro. Vogliamo dare voce proprio a queste donne e alle loro richieste, per migliorare sensibilmente la qualità della loro vita e delle loro cure”.

    L’immagine che caratterizza la campagna – con il claim ‘Esserci è importante, essere ascoltate è fondamentale’ – è quella di un vero e proprio muro di donne. Alcune guardano in camera, altre voltano le spalle, ma tutte hanno un desiderio in comune: vogliono farsi ascoltare. A parlare è solo una voce fuori campo, che rappresenta il pensiero di ognuna di loro, dei loro caregiver e delle associazioni alle quali appartengono.

    La campagna pubblicitaria ‘Una Voce per tutte’ è stata creata e prodotta a titolo gratuito da COO’EE Italia, realizzata dalla fotografa Carolina Amoretti, pianificata e distribuita da Havas Media Italia. E’ diffusa su Rai, Mediaset, Sky, La7 e Discovery che hanno concesso gratuitamente gli spazi, così come su carta stampata, per un totale di programmazione di 500 mila euro. Completeranno la diffusione anche gli spazi di affissione, in posizioni centrali di Milano e Roma, e una programmazione dedicata nei cinema italiani.