CIVITAVECCHIA – Damiria Delmirani, presidente dell’Università Agraria di Civitavecchia, interviene
E’ singolare come Pasquale Marino, che ha abdicato al suo ruolo istituzionale di consigliere comunale eletto al Comune di Civitavecchia per assumere alternativamente quello di portavoce di un fantomatico comitato contro gli usi civici o addirittura quello di latore dei messaggi della Regione Lazio, abbia tempo per interpretare messaggi fumosi e che non provengono da organismi legittimati. Infatti la Regione Lazio non ha, secondo lo Statuto e la Costituzione, una funzione giurisdizionale e quindi non può, benché richiesta, esprimere pareri in materie devolute alla Magistratura.
Tanto più che quando racconta dell’illegittimità delle nomine apicali di questa Università Agraria smentisce proprio la Regione Lazio che accetta istanze e convoca a tavoli il medesimo vertice considerato illegittimo.
Nella stessa maniera il Sindaco Ernesto Tedesco un giorno loda l’operato dell’Università Agraria e l’altro, tirato per la giacchetta da chi lo stampella in consiglio comunale, è costretto a pubblica abiura e ripete la medesima solfa, arrivando a chiedere un inutile provvedimento giudiziario di destituzione di un Presidente regolarmente eletto pur di ammansire chi si è stancato del suo ondivago atteggiamento politico ed oggi si sta già facendo corteggiare dal partito Fratelli d’Italia.
Ragionare su un piano univoco di correttezza e lealtà, rispetto della Legge e considerazione per gli interessi dei cittadini fa bene non solo alla politica locale ma stempera quel clima che qualcuno vuole avvelenare per distrarre l’opinione pubblica.
La stessa Regione Lazio comprendere che non si può considerare l’Università Agraria che mi pregio rappresentare Ente di diritto privato a settimane alterne, volendo applicare alla prima Istituzione che ha adempiuto, con successo, al dettato della Legge del 2017, le azioni ed i provvedimenti che più fanno comodo secondo le contingenze.
Questa Presidenza agisce nel solo interesse della collettività quale custode dei suoi beni e dell’ambiente che la circonda e gli ultimi esempi ne dimostrano anche l’incisività e la qualità dell’azione. Il resto è pura propaganda politica dalla quale vorremmo cordialmente rimanere estranei. “