(Adnkronos) – “Dybala sta bene e gioca”. Sono le parole del tecnico della Roma, Josè Mourinho alla vigilia della sfida di Europa League all’Olimpico contro il Betis Siviglia. “La difficoltà è quella di giocare contro una squadra di qualità con identità chiara e filosofia propria, con un allenatore di esperienza. È una squadra che ha vinto e non è facile vincere in Spagna se non sei una delle squadre top. È una partita difficile, ma lo sarà anche per loro. Undici contro undici più 60mila e speriamo che facciano il loro perché la prossima settimana nel loro stadio i tifosi giocano tanto. Mi fido dei miei undici, di chi sarà in campo e mi fido tanto di chi sarà in panchina”.
“Zalewski anche dietro le punte? Può giocare ovunque, conoscete la sua formazione. Si è trasformato in questo giocatore, bravo, anche in Nazionale dove il livello è alto gioca in questa posizione. Lui si sente a suo agio, anche la squadra, è molto importante per noi. Se sta in panchina o in campo non cambia nulla, è molto importante per noi”, ha aggiunto Mou che potrebbe essere l’allenatore più vincente in Europa contro il Betis.
“Non è uno stimolo in più, sono orgoglioso delle 106 vittorie e se dovesse arrivare la 107 sarò sempre orgoglioso della mia carriera. Ma questa è una cosa per passare il tempo dopo la carriera, ma in questo momento l’unica cosa che mi interessa è vincere sempre la prossima. La prossima è domani, la partita è difficile e di livello alto. Voglio vincere perché abbiamo bisogno di punti, ne abbiamo solo 3 e non bastano”, ha sottolineato il tecnico portoghese.
La Roma contro il Beris potrebbe giocare anche con due punte. “I giocatori bravi possono giocare insieme, non è mai un problema. Lo è per gli allenatori trovare il modo di farli giocare insieme. Per fare un altro esempio, all’inizio per tanti di voi, principalmente quei fenomeni che parlano in radio e non vengono mai qui, sembrava impossibile far giocare insieme Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham. Purtroppo per gli infortuni lo abbiamo fatto poco, ma quando lo abbiamo fatto la cosa ha funzionato. La questione è trovare un modo e il momento di farlo, ma per una squadra giocare contro una buona Roma, perché serve una buona Roma, con Tammy e Belotti insieme non è facile”, ha aggiunto Mourinho.
“Ogni partita è un’opportunità, non voglio dire chi giocherà domani. In questo momento il Betis è una squadra con una ricchezza di soluzioni, con tanti giocatori, non sappiamo se faranno dei cambi rispetto al campionato. Come il mio collega non dirà chi giocherà, io non faccio commentare sulla nostra squadra. È una gara difficile, 11 contro 11 più 60mila”, aggiunge il tecnico giallorosso.
“Zaniolo è un giocatore di cui gli avversari si preoccupano, non c’è dubbio. Non è egoista e il suo modo di giocare qualche volta gli fa prendere decisioni individuali, come prendere palla e attaccare i difensori. Non è egoista, non pensa a se stesso e non risparmia energia per averla nella fase più decisiva, cioè nella finalizzazione. Dà tutto alla squadra, lavora tanto difensivamente per la squadra e uno che lavora tanto come fa lui è normale che non segni 20 gol a stagione”. “Non mi stanco di ripetere che è un giocatore veramente importante per noi. Se segna di meno o di più, non è una situazione drammatica per me. Magari in Serie A le squadre hanno un livello superiore rispetto a quelle che troviamo in Conference ed Europa League, tranne Leicester e Betis”.
“Coma sta Pellegrini? Vediamo, qualche volta sapete più di me… Dobbiamo allenarci e sentire anche lui. Sa che la partita per noi è fondamentale, lo conosco bene e se dice ‘no’ è ‘no’. Se dice che è disponibile, mi fido. Con lui non c’è perdita di tempo, è obiettivo e la fiducia è altissima. Più che aspettare il dipartimento medico aspetto lui: la sua parola decide tutto”, spiega il portoghese.
La Roma ha fatto 4 punti tra Inter e Juve. “Abbiamo perso 4 punti con Atalanta e Udinese che l’anno scorso abbiamo preso, mentre abbiamo preso 4 punti con Inter e Juve e l’anno scorso zero. In modo pragmatico non abbiamo guadagnato e perso nulla, ma dal punto di vista emotivo è importante arrivare in questi stadi contro squadre top e fare risultato. È un feeling diverso, ne abbiamo parlato prima della partita. Con l’Atalanta perdi ma esci con una sensazione di superiorità, abbiamo giocato con fiducia. Prima dell’Inter ho messo sul tavolo questa questione: vincere o perdere, ma uscire da quello stadio con una sensazione di parità e non di inferiorità. I giocatori hanno fatto un’ottima partita, sono punti che per noi portano qualcosa in più a questo livello. Mancini è un trascinatore, uno con voce, capace di parlare nel momento giusto e sono contentissimo di quello che hanno fatto i ragazzi”, ha concluso Mou.