(Adnkronos) – “In caso di attacco alla Crimea, arriverà il giorno del giudizio”. Dopo l’esplosione e l’incendio sul ponte di Kerch, che collega la Crimea alla Russia, tornano d’attualità le parole pronunciate 3 mesi fa da Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa.
In un incontro con i veterani della Grande Guerra Patriottica a Volgograd, Medvedev aveva commentato le intenzioni di Kiev di “continuare la campagna ‘fino all’ultimo ucraino'”, che avrebbe portato, secondo l’ex presidente russo, al crollo del regime politico esistente. “Questo nonostante stiano cercando di reagire – aveva affermato – e alcuni esaltati pagliacci sanguinari che di tanto in tanto spuntano lì con alcune dichiarazioni stiano anche cercando di minacciarci, ad esempio con l’attacco alla Crimea e così via”.
“A questo proposito – aveva aggiunto – voglio dire che è abbastanza ovvio che comprendano le conseguenze di tali affermazioni e le conseguenze, che se succede qualcosa del genere, per tutti loro arriverà immediatamente un ‘giorno del giudizio’, molto veloce e pesante, da cui sarà molto difficile nascondersi”.