(Adnkronos) – La Red Bull di Max Verstappen dopo la sosta di quasi tutti i piloti ai box per mettere le gomme intermedie, guida il Gp del Giappone a 25 minuti dal termine della gara. Insegue la Ferrari di Charles Leclerc che ha messo a segno il giro veloce ma non riesce a ridurre il gap con il leader del mondiale. Terza l’altra Red Bull di Sergio Perez, seguito da Esteban Ocon, Lewis Hamilton, Sebastian Vettel e Fernando Alonso.
LO STOP – Una forte pioggia si è abbattuta stamani sulla diciottesima prova del Mondiale di F1. Bandiera rossa dopo 3 giri e poi sospesa la ripartenza dietro la safety-car sul circuito di Suzuka. Subito fuori gara Carlos Sainz andato a muro e Alexander Albon, finito fuori pista a causa della scarsa visibilità.
TRATTORE IN PISTA – Dopo lo stop alla gara per la forte pioggia, sono entrati in pista dei trattori per spostare le vetture di Carlos Sainz e Alexander Albon rimaste ferme, ma uno di questi trattori è stato incrociato da Pierre Gasly infuriato per essersi trovato in pista davanti alla sua AlphaTauri uno di questi mezzi venirgli incontro contromano. “Inaccettabile”, ha gridato Gasly al team radio. A molti saranno passate davanti le immagini della tragica morte di Jules Bianchi, proprio sulla pista di Suzuka, finito contro un mezzo di rimozione con la sua Marussia nel 2014.
Il pilota francese è stato investigato dalla direzione della corsa perché non ha rispettato la velocità in regime di bandiera rossa. In quel frangente, ha incrociato il trattore che rimuove i veicoli incidentati dalla pista. Gasly è andato di sua spontanea volontà dai commissari per avere delucidazioni. La risposta che gli è stata data è che una volta che c’è bandiera rossa i veicoli sono ammessi ad entrare in pista. “La bandiera rossa – spiega un comunicato dei commissari – è stata mostrata prima che l’auto di Gasly superasse il luogo dell’incidente dove era stata danneggiata il giro precedente”.
“Non c’è rispetto per la vita dei piloti, non c’è rispetto per la memoria di Jules. Incredibile”. Così Philippe Bianchi, padre del giovane pilota francese della Ferrari Driver Academy morto a Suzuka nel 2014 dopo aver colpito con la sua Marussia una gru mobile a bordo pista, commenta su Instagram quanto avvenuto nel Gp.
“Com’è successo!? Abbiamo perso una vita in questa situazione anni fa. Rischiamo la vita, soprattutto in condizioni come queste. Vogliamo correre. Ma questo… Inaccettabile”, le parole del pilota britannico della McLaren Nando Norris su twitter.