VITERBO – Costituire un’azienda speciale di diritto pubblico per risollevare le sorti di Talete e aggirare il rischio dell’ingresso di soggetti privati: questa la proposta presentata dal Comitato “Non ce la beviamo” e dal consigliere comunale di Civita Castellana Yuri Cavalieri durante la conferenza stampa tenutasi in mattinata.
“L’esempio è quello di Napoli, seguito anche da Agrigento e Torino, dove è stato dimostrato che esiste un’alternativa valida alla privatizzazione”, ha spiegato Paola Celletti, ricordando gli eventi dell’ultimo consiglio comunale aperto sul tema Talete.
“Occorre superare il modello della spa – ha aggiunto – perché non risponde alle esigenze dei cittadini e fa sì che tutti i costi vengano riversati sulla tariffa”.
Dello stesso parere anche Carlo Mezzetti e Francesco Lombardi del Comitato, che hanno evidenziato il pericolo di consegnare il 40% delle quote in mano a un privato, che significherebbe “dare a questi soggetti la titolarità nelle assemblee”.
La richiesta del Comitato è quella di convocare un tavolo con i sindaci, i tecnici e i giuristi per avviare un’analisi di fattibilità sulla proposta di costituzione di un’azienda speciale o consortile.