SORIANO NEL CIMINO – I Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno denunciato una ventiseienne napoletana, ritenuta responsabile di estorsione perpetrata lo scorso 30 settembre ai danni di una pensionata di Soriano nel Cimino (VT).
Le indagini hanno rilevato come la ragazza, presentatasi a casa della vittima quale impiegata delle poste, avesse indotto quest’ultima a consegnare denaro e preziosi, a titolo di pagamento di presunti debiti contratti dal figlio con il servizio postale ed a fronte di minaccia di avverse conseguenze amministrative.
Non era la prima volta che la ragazza metteva in atto questi trucchetti, i militari l’avevano per altro già deferita in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria viterbese per una tentata truffa del 2 novembre nei confronti di altra pensionata sorianese.
In questi giorni sono molteplici le segnalazioni di simili episodi che giungono ai comandi dell’Arma nella Provincia, motivo per cui si ripetono gli appelli alla cittadinanza a prestare la massima attenzione al riguardo, di ricordare a tutte le persone anziane che si conosce di non acconsentire mai in nessun caso e per nessun motivo a richieste improvvise di danaro contante o preziosi o altro, meno che mai di consegnare il tutto a persone sconosciute.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.